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Pigneto: cantautore cacciato da casa perché omosessuale

Protagonista della storia Emilio Rez che il 19 agosto del 2009 fu aggredito in piazza Re di Roma. A raccogliere e rilanciare la notizia l'associazione radicale "Certi diritti"

Nuovo presunto episodio di omofobia nella Capitale. Stavolta nessuna aggressione per fortuna, ma un atto discriminatorio che ha portato il cantautore gay, Emilio Rez, ad essere allontanato dalla casa in cui viveva in affitto solo per le sue preferenze sessuali.

A denunciare la storia è stata l'associazione radicale "Certi diritti" spiegando che la vicenda è avvenuta il 10 giugno scorso. "Da ottobre scorso - racconta Rez - ero in affitto in un appartamento di 40 metri quadrati a 600 euro al mese al quartiere Pigneto. Avevo chiesto di registrare il contratto, ma la proprietaria, una donna di 70 anni, mi aveva detto che se lo volevo registrare avrei dovuto pagarne 900".

Rez spiega di aver sempre pagato regolarmente l'affitto. "Qualche tempo fa ho chiesto di poter prendere visione del regolamento condominiale e la proprietaria si è infastidita. Poi deve aver saputo che ero gay, lei e la sua famiglia hanno cominciato a farmi 20-30 telefonate al giorno di minacce ed offese sulla mia omosessualità dicendo frasi come 'Sei un frocio di m.... con noi caschi male".

Il cantautore, che nell'agosto 2009 è stato vittima di un'aggressione omosessuale a Piazza re di Roma, ha raccontato che da un giorno all'altro si è trovato la serratura cambiata. Dall'appartamento sarebbe sparita roba per un valore di 40.000 euro.

L'associazione ha reso noto che è stata "sporta una denuncia ai carabinieri per i reati di violazione di domicilio, appropriazione indebita e minacce" e si è augurata che "la magistratura intervenga urgentemente per difendere e tutelare una persona così offesa e maltrattata" e che il sindaco di Roma intervenga "per aiutare e sostenere Emilio Rez che ora, dopo tre giorni, non può ancora rientrare a casa".

Dura la presa di posizione dell'assessore alle politiche sociali Belviso: "Se dovesse essere confermato quanto dichiarato dal ragazzo omosessuale che ha denunciato di essere stato vittima di un atto discriminatorio perpetrato dalla padrona di casa, si tratterebbe di un gravissimo caso di intolleranza rispetto al quale è doveroso che si faccia piena luce. Il Comune di Roma seguirà con attenzione - aggiunge - l'evolversi delle indagini con l'auspicio che si chiariscano al più presto fatti e responsabilità. Da parte mia e dell'Amministrazione comunale rivolgo al ragazzo la mia solidarietà".

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