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Pigneto, Palmieri: “Mancano 9 mila euro per riaprire la biblioteca”

Il Presidente del VI Municipio denuncia il blocco dei finanziamenti da parte della Giunta Alemanno. L'Istituzione Biblioteche di Roma però assicura: "Riapriremo entro l'anno".

pigneto2_100_x_120Dopo la chiusura, lo scorso luglio, della sede di via Attilio Mori, la Biblioteca del Pigneto attende ancora di essere riaperta nei nuovi locali ex Serono. Locali che il Comune di Roma non ha ancora preso in carico perché, come denuncia Giammarco Palmieri, Presidente del VI Municipio, "non trova 9mila euro per l'iva del rogito".

"Questa situazione è davvero assurda - dice Palmieri - ed inizio a pensare che da parte dell'amministrazione capitolina ci sia incapacità oppure volontà politica di negare ai cittadini di un intero quartiere uno spazio socio - culturale fondamentale solo per aver scelto rappresentanti del centrosinistra".

Nel frattempo hanno riaperto le scuole e la Biblioteca del Pigneto, da 20 anni situata in un perimetro che ospita quattro istituti scolastici, è ancora chiusa nonostante le promesse fatte. E dal Comune, ancora nessuna risposta: "Ho contattato il Direttore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica - sottolinea ancora il Presidente del VI Municipio - mi è stato detto che era fuori stanza e che mi avrebbe richiamato. Ma ad oggi non ho ricevuto nessuna chiamata. Ho scritto a Marco Corsini, Assessore all'Urbanistica, e persino al Sindaco, ma da loro non sono stato preso neppure in considerazione". L'unico a sbilanciarsi sulla questione è Francesco Antonelli, Presidente dell'Istituzione Biblioteche di Roma, che assicura la riapertura della Biblioteca entro l'anno. Anche se lui stesso si dichiara "parte lesa a causa della lentezza della macchina burocratica" e aspetta, dopo l'atto di compravendita da parte del Comune di Roma, "di adeguare al più presto il locale a quelle che sono le esigenze di una pubblica biblioteca".

La decisione della chiusura della sede di via Mori fu decisa lo scorso luglio direttamente dall'Istituzione Biblioteche di Roma perché mancavano le fondamentali norme di sicurezza: un prefabbricato coibentato con pannelli di amianto, l'assenza di un impianto antincendio e di climatizzazione, un impianto elettrico fatiscente. Ma se da un lato chiudere la Biblioteca è stato necessario per salvaguardare lo stato di salute e di sicurezza dei cittadini del quartiere, dall'altro, come dice il comitato di quartiere, "si è perso un servizio sociale in una zona già in sofferenza".

Da anni la Biblioteca del Pigneto rappresenta infatti un punto di incontro che ha permesso scambio di idee, iniziative e dibattiti, nonché l'accesso a tutto il materiale in suo possesso: libri, giornali, riviste, CD, DVD. Non solo: la Biblioteca del Pigneto è l'unica in tutta Roma, tra le biblioteche comunali, ad avere materiale sulla medicina naturale e l'unica che possiede il settore dei libri cinesi.

Preoccupata per la sua riapertura anche Orietta Mangione, responsabile della Biblioteca: "Non è ancora certa la data di apertura della nuova sede e questo mi preoccupa, perché temo che i tempi saranno ancora molto lunghi e ci sarà un nuovo grave disservizio a danno dei cittadini". Intanto il VI Municipio sta organizzando una manifestazione di protesta sull'isola pedonale del Pigneto, mentre il Circolo PD del quartiere un volantinaggio itinerante per informare i cittadini delle "dormite della Giunta Alemanno".

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