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Pigneto Collatino / Via Giorgio Perlasca

Municipio V: approvata la Commissione per l'accorpamento, contrario il Pdl

Sarà composta dai capigruppo di tutti i partiti e lavorerà fino al 31 dicembre 2013. Furioso il Popolo della Libertà: "Emblema di una politica che non pensa ai cittadini ma solo ai gettoni di presenza"

Ancora polemiche sull’istituzione di una Commissione Speciale per gestire l'accorpamento dei due ex municipi sesto e settimo. Dopo le critiche espresse dal vicepresidente vicario Claudio Giuliani, oggi il consiglio del municipio ha dato il via libera ai lavori della Commissione con venti voti favorevoli e tre contrari.

Eppure malgrado la maggioranza schiacciante e nonostante l’assenza di tutta la giunta e del Presidente Palmieri (motivo: un consiglio di giunta), la seduta è stata piuttosto movimentata. Merito sopratutto del Pdl, unico partito che sulla questione è deciso a fare battaglia, denunciando anzitutto i costi che una commissione speciale porta inevitavilmente con sè.

DI COSA SI OCCUPERA' - A quanto si legge nella delibera del municipio i compiti della Comissione saranno sopratutto due: il "coordinamento organizzativo conseguente all’accorpamento", e la "predisposizione del nuovo regolamento unificato" che dovrà nascere dalla sintesi dei regolamenti dei due defunti municipi. La Comissione sarà  composta dai capigruppo consiliari, dal presidente del consiglio, dal vicepresidente del consiglio e dal presidente vicario. Avrà inoltre tempo fino al 31 dicembre per terminare il proprio lavoro. Salvo proroghe.  
 

I DUBBI DEL PDL - Se la maggioranza, almeno questa volta, fa quadrato intorno alla proposta di Veglianti, è l’opposizione a spaccarsi. Favorevoli alla Commissione hanno votato Fratelli d’Italia, Lista Marchini, Cittadini per Roma e Mov. 5 Stelle. Unici ad  opporsi i consiglieri del Popolo della Libertà che in aula sono andati all’attacco anche con toni piuttosto accesi.
Guido Verdecchia - Popolo delle Libertà
Il Pdl contesta anzitutto la necessità di istituire una commissione speciale per un lavoro che "poteva essere gestito dalle comissione ordinarie".  Il paradosso messo in luce dal Pdl è che se l’accorpamento dei municipi era stato voluto per tagliare i costi della politica, qui si va nella direzione opposta creando ex novo un "doppione inutile".

Per altro, spiega il consigliere Guido Verdecchia, "nella scorsa legislatura avevamo già pensato di risolvere il problema istituendo un tavolo tra i due municipi, ma allora la maggioranza votò a sfavore”. E poi, continua il consigliere "c’è bisogno di una commissione speciale per fare la sintesi di due regolamenti quasi identici?".

"La politica non si fa con i regolamenti - obietta Verdecchia - . Siamo già al terzo consiglio e non abbiamo ancora parlato dei rom in arrivo a Tor Sapienza, delle buche, dei problemi sociali del nostro municipio, perché qualcuno ha il problema di chi votare come presidente della commissione".

Rincara la dose Claudio Giuliani che vaglia la possibilità di una denuncia alla Corte dei Conti, poiché, spiega,  "le commissioni speciali non possono aveClaudio Giuliani - Popolo delle Libertàre più di 9 membri, numero che qui viene sforato già con i capigruppo".

La pensano diversamente tutti gli altri partiti, a cominciare da Fratelli d’Italia. "La politica - spiega Maurizio Politi - non è risparmiare 50 o 100 euro. Non è questo che ci chiedono i cittadini ma di fare le cose per bene". Discorso diverso per i 5 stelle: favorevoli alla commissione chiedono però che sia a costo zero e promettono di restituire il gettone di presenza.  

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