Municipio Roma V, la maggioranza si sbriciola sulle commissioni
Centrosinistra ancora in difficoltà sulla nomina delle Presidenze. La Commissione Commercio è andata a Walter Pacifici del Pdl mentre le Commissioni Politiche Sociali e Cultura e Scuola a consiglieri diversi da quelli indicati dalla stessa maggioranza
Con l'elezione dei presidenti e vice nelle Commissioni Permanenti si è completato il quadro politico che a meno di ulteriori sorprese guiderà il lavoro politico nel Municipio Roma V fino alla tarda primavera del 2018. Non tutto però è andato come la solida (solo sulla carta) maggioranza si era prefissa.
La Commissione Commercio è andata infatti a Walter Pacifici del Pdl e le Commissioni Politiche Sociali e Cultura e Scuola a consiglieri, sì della maggiornaza, ma diversi da quelli indicati dalle varie fazioni che giocano al " Piccolo Politico " all'interno del Pd.
Per un'altra commissione poi, quella ai Lavori Pubblici andata al capogruppo del Pd Callocchia aleggia il dubbio di illegittimità in quanto lo stesso Callocchia è già Presidente della Commissione Speciale sull'Accorpamento, circostanza questa che sembrerebbe vietata dal Regolamento Comunale.
Alla prova dei fatti e ad un mese e mezzo dalle elezioni amministrative che hanno portato all'istituzione di Municipio Roma V, possiamo tranquillamente affermare che la granitica maggioranza uscita dalle urne sembra intenzionata a percorrere nuovamente la strada del masochismo politico che specialmente nell'ex municipio VI portò a ripetuti campi di casacca da parte dei consiglieri e a fibrillazioni che portarono anche a sfiducie e revoca di delega, l'ultima a mezzo Facebook, quella di Massimo Piccardi, ieri Api e oggi Civica per Marchini.
Vincere le elezioni e parlare di sconfitta può sembrare anacronistico. Del resto come definire il risultato scaturito dalla elezione dei presidenti delle Commissioni Permanenti. Un mea culpa le cui responsabilità vanno addebitate innanzitutto ai dirigente del Pd locale i quali hanno cercato di aggirare il dissenso interno, già manifestatosi in occasione del voto sulla composizione della Giunta, quando aveva dovuto incassare due voti negativi motivati dal non riconoscimento della rappresentanza di genere.
Un piccolo strappo che anzichè ricucire hanno ampliato con un maldestro tentativo di dividere all'interno delle commissioni le uniche due voci che avevano lamentato il non rispetto della rappresentanza di genere negli incarichi istituzionali. Oggi possiamo tranquillamente dire che di fatto si sono riprese, quello che i maschilismo politico non gli aveva riconosciuto
In questo discorso si è però inserito il centrodestra che oltre a far eleggere un suo rappresentate alla Presidenza e alla Vice Pres. Vicaraia della Comm.ne Commercio, ha anche collezionato la Vice pres. Vicaria della Comm.ne Cultura e con Rinaldi di Fd'I le due vice Presidenze alle Comm.ni LL.PP e Urbanistica, inoltre ha anche determinato alla presidenza di almeno due commissioni un presidente diverso da quello che il gruppo del Pd aveva concordato.
Da quanto è uscito dalle votazioni possiamo è possibile leggere una strizzatina d'occhio a chi non fa parte della maggioranza e questo ne tentativo di arginare gli evidenti dissensi interni. Comunque sul livello di compattezza della maggioranza avremo modo di verificare più avanti, del resto la consiliatura è appena iniziata.
2a Commsissione Commercio - Pres. Pacifici Valter - Pdl
3a Commissione Cultura - Pres. Ferretti Fabrizio - Centro Democratico
4a Commissione Politiche Sociali - Pres. Federici Maria Pia - Pd
5 Commissione LL.PP. - Pres. Lostia Maura - Pd
6a Commissione Urbanistica - Pres. Callocchia Angelo - Pd