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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pigneto

Municipio V, polemiche sulla giunta: la maggioranza si spacca in consiglio

Maria Pia Federici e Maria Marchionni votano contro l'approvazione dei nuovi consiglieri: "Non è stata rispettata la parità di genere". E sulla giunta: "È composta da perfetti sconosciuti". Pd in fibrillazione

Seconda seduta di consiglio e prima rottura in casa democratica. Lo strappo arriva dalle consigliere Maria Pia Federici e Maria Marchionni, elette in quota Pd ma già ai ferri corti con la maggioranza a causa del "mancato rispetto della parità di genere" nella composizione della giunta e nell'assegnazione dei ruoli istituzionali dell’aula. Polemiche anche sulla scelta dei nuovi Assessori. Secondo le due querelanti la giunta sarebbe "composta da perfetti sconosciuti" e decratata "senza interpellare il partito". Ma andiamo con ordine.


UN CONSIGLIO AL VELENO - La seconda seduta del consiglio municipale prevede all’ordine del giorno l’approvazione della surroga dei nuovi consiglieri di maggioranza (Italo Intino, Mariangela Saliola, e Marco Procacci) chiamati a sostituire i neo Assessori Stefano Veglianti, Annunziatina Castello e Giulia Pietroletti. Prima del voto però prende la parola Maria Pia Federici e per il Pd sono dolori. Federici annuncia senza mezze parole che non approverà l’elezione dei nuovi consiglieri.


Maria Pia Federici - Partito Democratico"Il Presidente non ha rispettato quanto promesso in campagna elettorale - accusa la consigliera -. Non c’è nessuna donna nei ruoli istituzionali dell’aula e solo due dei quattro Assessori nominati in giunta sono di sesso femminile". Per altro, nota ancora la Federici, la nomina in giunta di due Assessori donna, provenienti però dal consiglio, non fa che rendere ancora più esiguo il numero delle quote rosa tra i consiglieri, solo 5 su 24.


I NEO ASSESSORI? DEI PERFETTI SCONOSCIUTI - La consigliera ne ha anche per i nuovi Assessori e critica il metodo poco democratico con cui sono state assegnate le deleghe. Il risultato, accusa la Federici, è che "ci ritroviamo in Maria Marchionni - Partito Democraticogiunta dei perfetti sconosciuti". Infine la richiesta al Presidente "di motivare la scelta della composizione della giunta e il mancato rispetto della parità di genere".  La consigliera è subito spalleggiata dalla compagna di partito Maria Marchionni che ricorda al Presidente che "sulla composizione della giunta non siamo stati interpellati". Altro voto contrario. E sono due.


L’OPPOSIZIONE RIDE - Nella polemica sguazza l’opposizione. Verdecchia e Rinaldi  offrono una sponda alle dissidenti del Pd, e poco importa se il centrodestra non abbia eletto nessuna donna: il piatto (d’argento) è troppo ghiotto per non approfittarne. Non inferiscono troppo, invece, i 5 stelle, che chiedono però siano resi noti i curricula dei nuovi Assessori per poterne valutare le effettive competenze.


MAGGIORANZA IN CRISI? - Dopo quest’ambaradan di polemiche va finalmente al voto (per alzata di mano) l’approvazione della surroga dei nuovi consiglieri.  La votazione viene ripetuta quattro volte. Con 14 voti favorevoli il sì vince abbastanza nettamente, anche grazie all’appoggio di Massimo Piccardi della lista Civica Marchini. I due voti contrari (l’opposizione ha deciso di astenersi) sono proprio delle due ‘dissidenti’ del Pd. Che però non ci stanno a passare per sabotatrici della maggioranza.

"Non siamo noi che ci chiamiamo fuori – spiega la Federici –, la parità di genere era scritta nel programma e questo punto fondamentale non è stato rispettato" . Il programma, appunto. Per ora la maggioranza tiene ma con queste premesse nessuno può escludere sorprese. E la strada sembra tutta in salita.

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