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Mercatini dell'antiquariato, riaperti in tutta Roma ma non nel V municipio

Dopo la protesta degli operatori il Campidoglio ne ha permesso la riapertura. Ma il V municipio continua a non assegnare le aree. Boccuzzi: "Avanzato un quesito al dipartimento"

Dopo la protesta di inizio febbraio degli operatori, i mercatini dell’antiquariato e dell’artigianato hanno riaperto in tutti i municipi di Roma. Tranne che nel V municipio. La denuncia arriva da Alessandro Pollak, presidente dell’Unoe, l’Unione Nazionale Organizzatori Eventi: “In quel territorio, le aree non sono ancora state assegnate, nonostante le buste con le candidature degli operatori siano già state aperte e i lavori per l’attribuzione dei punteggi conclusi. Vorremmo capire perché non è possibile procedere con l’assegnazione”.

La motivazione è da ricercarsi nelle condizioni che hanno portato gli operatori a protestare davanti all’assessorato al Commercio. Il Comune di Roma applicava in senso restrittivo la normativa nazionale che permette l’apertura dei mercati settimanali, escludo i mercatini dell’antiquariato perché paragonati da fiere e sagre che sono invece vietati. La protesta di inizio febbraio e l’incontro con l’assessore al commercio, Andrea Coia, hanno invece fatto fare un passo indietro al Campidoglio. Il dipartimento ha infatti diramato una circolare con il via libera.

Tutti i municipi hanno riaperto tranne il V municipio, che ha deciso di non attuare in automatico la circolare del dipartimento capitolino. “Per non andare contro il Dpcm, che vieta le fiere, il direttore del municipio ha avanzato un quesito al dipartimento. Contiamo di avere una risposta entro pochi giorni. Qualora la risposta sarà positiva procederemo”, ha spiegato a Romatoday Giovanni Boccuzzi, presidente del V municipio. “Ricordo che noi abbiamo approvato il piano delle aree da rispettare”.

Intanto, però, gli operatori protestano. “Vogliamo sapere perché il municipio non procede con le assegnazioni, concedendo un po’ di respiro a molte famiglie piegate dalle chiusure causate dalle restrizioni. Perché il V municipio non vuole riconoscere la circolare del dipartimento?”, continua Pollak. “Vorrei ricordare che gli operatori che partecipano ai bandi spendono soldi e investono molto tempo per elaborare e presentare i progetti. Hanno diritto a una risposta. Inoltre queste famiglie stanno pagando un conto molto alto per le chiusure dei mesi scorsi, anche un mercatino domenicale può garantire un po’ di ossigeno”.

Il bando era stato pubblicato il 29 settembre 2020, sulla base del Piano delle aree, ed era finalizzato all’assegnazione di cinque aree dove poter allestire un mercato domenicale con piccoli oggetti di antiquariato, hobbistica e usato e, in minor parte, per attività culturali. I luoghi prescelti erano largo Pettazzoni, parco Achille Grandi, l’isola pedonale del Pigneto, largo Perestrello e il Giardino dei Ciliegi. L’11 novembre è stata nominata la commissione per l’esame delle proposte e il 9 febbraio si è tenuta la riunione per l’apertura delle buste. I punti ai progetti presentati sono già stati assegnati. Ma le attività non possono partire. 

Nei prossimi giorni si terrà una commissione municipale Trasparenza: “Ho deciso di convocarla perché voglio capire i motivi che spingono il V municipio a non aver riavviato queste attività”, spiega la presidente Nunzia Castello. “Ci sono molte risposte non date in merito”.

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