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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parco Sangalli: ai piedi dell’acquedotto spunta il luna park, ma è giallo sui permessi

Un mini luna-park apre i battenti a pochi metri dall'acquedotto alessandrino senza chiedere autorizzazioni a municipio e sovraintendenze. Tutto 'merito' di una convenzione con il dipartimento periferie che potrebbe costituire un precedente

Un mini luna park tirato su ai piedi di un acquedotto storico, ma di cui nessun ente interpellato sembra sapere nulla. È successo a Torpignattara, precisamente nel parco Sangalli, a pochi metri dallo storico acquedotto alessandrino. La struttura è lì da fine di aprile ma sulle prime residenti e frequentatori del parco hanno pensato a qualche giostra montata occasionalmente per il primo maggio. I giorni però passano e le giostre restano lì.

Il Cdq Torpignattara, che da tempo lotta tenacemente per salvaguardare questo pezzetto di verde, vuole vederci chiaro. Si scopre così che il giostraio non ha alcuna autorizzazione per l’occupazione di suolo pubblico (O.S.P) ma che ha ottenuto un permesso dal dipartimento politiche di riqualificazione delle periferie. I patti sono i seguenti: a fronte della cura del parco, il giostraio può svolgere l’attività fino al 31 Dicembre 2013.

Parco Sangalli: ai piedi dell'acquedotto spunta un luna park

Ognuno è ovviamente libero di giudicare come meglio crede la convenzione: lascia però perplessi che nè le sovraintendenze, nè il municipio siano stati informati dell’occupazione di suolo pubblico e si fatica ancora oggi a capire se il dipartimento periferie abbia tali poteri in merito. Tanto più che, scrive il Cdq Torpignattara su romanotizie.it, "sull’area pende anche un bando (sempre architettato dal creativo dipartimento) per mettere ‘a sistema’ questa convenzione. Una bando che riguarda l’affidamento di aree verdi pubbliche a fronte dell’erogazione di servizi. Anche in questo caso parliamo di affidamenti e servizi erogati su area archeologica".

Lo stesso presidente Palmieri è scettico a riguardo: "Proprio ieri mattina - ci ha spiegato raggiunto al telefono - ho parlato con i responsabili del dipartimento periferie esponendogli le mie perplessità, sopratutto perché le giostre sono estremamente vicine all’acquedotto”. Palmieri ha anche aggiunto di attendere a breve risposte dalla Polizia Municipale e dal suddetto dipartimento perché “a mio parere non è stato seguito l’iter canonico che prevede la richiesta di occupazione di suolo pubblico al municipio che a sua volta deve avvisare le sovraintendenze interessate".

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