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Roma est, bocciate le stazioni: cattedrali nel deserto senza servizi

E' il quadro impietoso fornito dal dossier di Legambiente Lazio. Insicurezza e assenza di servizi per i pendolari da Tor Sapienza a Prenestina

Mancano sportelli per acquistare i biglietti. Di macchinette automatiche poi, non se ne parla. Ascensori e scale mobili spesso fuori servizio e tabelloni orari illeggibili e non supportati da alcun annuncio vocali per informare i pendolari di eventuali ritardi. Insomma, un disastro. Le stazioni ferroviarie laziali nel quadrante del V municipio si beccano un'insufficienza piena nel dossier sulla qualità degli scali di Legambiente Lazio. 

Tor Sapienza, Serenissima, Rustica, Palmiro Togliatti, Prenestina. Non se ne salva una. "Il Circolo Città Futura attivo sul territorio del Municipio Roma V - ha commentato il presidente Amedeo Trolese - vuole portare alla luce lo stato i degrado e abbandono delle stazioni/fermate che si trovano nel quadrante sud-est della Capitale con i relativi problemi con cui sono costretti a fare i conti quotidianamente i nostri pendolari". Nel dossier si evidenza la mancanza sia di sportelli per l'acquisto di biglietti che erogatrici automatiche. Non c'è l'ombra di bar e/o giornalai, distributori di bevande calde e fredde, servizi igienici e personale ferroviario. Mediocre anche lo stato delle attrezzature presenti. Ascensori e scale mobili sono spesso fuori servizio, scarsa la leggibilità dei tabelloni orari (cartacei ed elettronici), assenti annunci vocali in caso di ritardo o guasti sulla linea.

Ottengono un'insufficienza piena sia il servizio di pulizia che la sicurezza delle strutture, fattori che portano le stazioni a trasformarsi in luoghi fuori dalla portata del cittadino in particolare nelle ore serali. Non è migliore lo stato delle ferrovie concesse Atac: sulla Roma-Giardinetti (Porta Maggiore,Ponte Casilino, Sant'Elena, Villini, Alessi, Filarete, Tor Pignaratta, Berardi, Balzani, Centocelle) la valutazione è tra la sufficienza e l'insufficienza. E ricordiamo l'assurda situazione di questa fondamentale tratta ferroviaria per Roma Sud-est che limita le corse alla Stazione di Centocelle interscambiando con il nulla.

"Come Circolo - ricorda Trolese - abbiamo sempre protestato contro questa limitazione,attivata con l'apertura della linea C della metropolitana e ne abbiamo richiesto più volte il ritorno del capolinea a Giardinetti per migliorare il servizio pubblico di trasporto al quadrante, limitare glispostamenti delle auto private, limitare l'inquinamento e l'ingorgo della via Casilina. Si ricorda cheprima della limitazione questa ferrovia trasportava 40.000 passeggeri, quanto l'AV Roma-Milano!".

Infine il Circolo denuncia "l'assurda situazione della stazione Rfi Casilina chiusa ai passeggeri che invece sarebbe utile agli abitanti, e non solo, del quartiere di Torpignattara perché di lì transitano decine di treni pendolari delle FL 4, 6, 7 e 8 che potrebbero dare un servizio di trasporto pubblico e allevierebbe molto il traffico nel quadrante sud est di Roma". 

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