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Parco ex Snia: "Chiuso al pubblico perché mio figlio ha rischiato la vita"

Sotto l'archetto caduto il 30 aprile scorso c'era un bambino di undici anni rimasto travolto dal crollo. Per il piccolo, per fortuna, solo qualche escoriazione

La nuova chiusura del Parco ex Snia, avvenuta il 30 aprile in seguito al cedimento di un archetto in mattoni, sarebbe tutt'altro che immotivata o legata a traversie burocratiche. La ricostruzione fornita nei giorni seguenti dal comitato di quartiere del Pigneto, e ripresa da questo giornale, è invero una una ricostruzione parziale perché sotto quell'archetto, il 30 aprile scorso, si trovava un bambino di undici anni rimasto colpito dalla struttura. Per fortuna il piccolo se l'è cavata con qualche escoriazione, ma la paura è stata tanta e poteva andare diversamente. A raccontarcelo, in una lettera che riportiamo integralmente, la madre del bambino ferito:

"Martedì 30 Aprile all’interno del parco Ex Snia , mentre mio figlio di 11 anni si accingeva a bere alla fontanella situata sotto un arco, accorgendosi che l’acqua non ci fosse, si poggia alla colonna portante dell’arco a parlare con delle sue compagne. Quando ad un certo punto tutta la struttura cade travolgendolo. Per fortuna ha riportato solo un trauma con delle escoriazioni sulla spalla.

Io mamma del bambino sono molto amareggiata perché chi ha scritto precedente articolo ha omesso il punto più importante, ovvero che un bambino ha rischiato la vita, e non che il parco è stato chiuso senza motivo. Tutto questo è successo per una cattiva manutenzione del parco e soprattutto a causa del cedimento di alcuni pini (il motivo che aveva portato alla precedente chisura, ndr). Uno di questo cadendo ha interessato la struttura dove era appoggiato l’arco che ha ceduto mettendo a rischi non solo mio figlio ma qualsiasi altro bambino che ha frequentato il parco anche nei giorni precedenti l’incidente. Bastava solo mettere in sicurezza, prima della riapertura dell’ 11 aprile tutto il parco e non solo i pini per prevenire una mancata tragedia.

Sono anche amareggiata perché alcuni cittadini hanno eseguito un atto di forza riaprendo il 1 Maggio il parco chiuso la sera prima ,giorno dell’incidente, verso le 22.00 dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco, decidendo di buttare giù la restante colonna che teneva l’arco in questione non dando il tempo materiale di appurare le cause del cedimento da un tecnico.

Infatti il 2 Maggio il parco viene nuovamente chiuso perché non in sicurezza.

Gli stessi cittadini non contenti incontrano Palmieri il 6 Maggio insistendo per la riapertura. Questo gesto ha fatto si che demolissero tutto il resto della struttura che interessata dal cedimento cancellando cosi’ ulteriori prove."

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