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Trasporti Metro B1, Trieste: residenti contro il piano riordino dei bus

"Le vie residenziali del quartiere Trieste non possono diventare superstrade per autobus". I cittadini contro i doppioni delle fermate e gli itinerari tortuosi

Una protesta contro il piano di riordino della rete dei trasporti pubblici di superficie. Ad alimentarla i residenti del quartiere Trieste in occasione dell'imminente apertura della nuova tratta della linea metropolitana B1. "Con l’entrata in funzione della nuova tratta B1 della metropolitana, Atac e Campidoglio hanno previsto un rivoluzionamento della rete dei trasporti di superficie. Il Piano è stato illustrato in parte ai residenti del Municipio IV, mentre quelli del Municipio II ne sono stati tenuti completamente all’oscuro e lo stanno scoprendo con la comparsa delle paline sui marciapiedi".

PREOCCUPAZIONI - Disagi che hanno cominciato ad essere segnalati nelle scorse settimane dal consigliere Api in Municipio II Giampaolo Celani, preoccupato per un eccessivo taglio di autobus che, sommato al previsto passaggio dei treni della nuova metro ogni 9 minuti, avrebbe significato l’impossibilità per i cittadini del Municipio II di salire alle stazioni di viale Libia e piazza Annibaliano su convogli strapieni in arrivo da Montesacro (e senza più alternative in superficie). "Ora invece, mentre l’apertura della B1 slitta sine die, i dubbi dei residenti si sono spostati su alcune “stranezze” del nuovo Piano del trasporto di superficie: vi sono infatti alcune strade del quartiere - già assolutamente inadeguate a percorsi per autobus e a flussi di grande scorrimento - che vedranno moltiplicare l’impatto delle linee in transito. È il caso soprattutto di via Panaro e della direttrice via Piediluco-piazza Ledro-via Bisagno. Su via Panaro si prevede di convogliare 4 linee con 2 fermate e 1 capolinea (in prossimità di un incrocio delicato con via Nemorense e dell’omonimo parco, che meriterebbe tranquillità): considerata l’inadeguatezza della strada ciò porterà - oltre che ad una perdita di 9 preziosi posti parcheggio pubblici per fare spazio alle fermate - ad un prevedibile e inestricabile ingorgo non appena riapriranno le scuole (già oggi il 310 e i mezzi Ama restano sistematicamente bloccati), sommato a crescita di vibrazioni e smog, con le ripetute ripartenze dei mezzi in salita".

LINEE 83 E 84 - Cittadini del quartiere Trieste che entrano nello specifico delle loro preoccupazioni: "Resta inspiegabile perché il capolinea della linea 84, previsto originariamente e correttamente alla stazione della metro B1 di piazza Annibaliano, sia stato trasferito con percorso tortuoso e inutile sino a via Panaro; come resta inspiegabile il tragitto della linea 83 - sempre fatta passare su via Panaro - che è un doppione di itinerari già coperti da molti altri autobus. Fa riflettere, infine, l’eccesso di fermate: nel raggio di un centinaio di metri da via Panaro (comprese via Nemorense e piazza Istria) sono una decina con 12 mezzi (B1, 38, 80, 83, 84, 88, 89, 63, 92, 310, 233 e 168). Assurde, ad esempio, le tre fermate del 310 su via di Santa Costanza e ingiustificate le quattro previste per 83, 84 e 310 nel tratto Istria-Panaro-Nemorense. I residenti del quartiere Trieste invitano Atac e Campidoglio ad un ripensamento di linee e fermate, nell’ottica di una razionalizzazione e di un corretto utilizzo degli scarsi fondi a disposizione dell’azienda di trasporto. Altrimenti l’occasione costituita dall’entrata in funzione di un nuovo tratto di metropolitana rischia di trasformarsi in occasione persa o, peggio, in un boomerang con il peggioramento della qualità della vita. Ciò sarebbe davvero una beffa".
 
 

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