rotate-mobile
Salario Parioli / Viale della Moschea

Nel cuore di Villa Ada scoperto un pozzo profondo 10 metri

Lo ha fatto venire alla luce in maniera casuale un assiduo frequentatore e appassionato della villa, Andrea Zinno. In parte è composto da blocchi di tufo

Un tunnel che si sviluppa in profondità per 10,45 metri, costituito da blocchi di tufo. Probabilmente un pozzo, mai censito prima, realizzato in epoca arcaica e perfettamente conservato. La scoperta, del tutto casuale, è avvenuta nei giorni scorsi da parte di Andrea Zinno, assiduo frequentatore e appassionato "professionista" di Villa Ada. Il pozzo si trova nel cuore di Monte Antenne

La novità è stata portata alla luce grazie a una passeggiata, una delle tante compiute da Zinno. Stavolta il creatore della pagina Facebook "Villa Ada Savoia" si trovava sul versante scosceso di Monte Antenne, dalla parte di viale della Moschea. La sua attenzione è stata attirata da una fenditura, seminascosta da un masso e dalla vegetazione. La curiosità e una torcia hanno permesso di svelare l'imboccatura di un pozzo. 

Il pozzo di Monte Antenne

Insieme a Lorenzo Grassi, giornalista e presidente dell'associazione "Osservatorio Sherwood", Zinno ha introdotto una mini-camera all'interno della fenditura e ha scoperto "un mondo". Un pozzo a pianta rettangolare 120x50, profondo poco più di 10 metri con un primo tratto composto da blocchi di tufo e una parte finale scavata direttamente nella roccia. Sui lati del pozzo alcune rientranze, dette "pedarole" che utilizzavano i "fossores" (cavatori, solo in seguito il termine venne utilizzato anche per chi lavorava nelle catacombe) per scendere all'interno del pozzo senza troppi pericoli. "Siamo di fronte a una scoperta importantissima - commenta Lorenzo Grassi - , una preziosa vestigia di quasi 3.000 anni fa praticamente intonsa che sottolinea le potenzialità inesplorate del fondamentale sito pre-romano di 'Antemnae'. Ora speriamo in un risveglio di interesse da parte della Soprintendenza Statale e della Sovrintendenza Capitolina". Tutto ciò, aggiunge Grassi, mentre "alla faccia della forestazione, a Monte Antenne sono stati abbattuti altri dei pochissimi pini superstiti - scrive anche su Facebook -. Alcuni dei quali erano contrassegnati con il bollo azzurro a testimonianza del trattamento endoterapico in corso contro la Cocciniglia tartaruga. Trattamento eseguito a Monte Antenne e a Villa Ada con modalità tardive, estemporanee e inefficaci".

Monte Antenne, lo chalet del custode diventa centro giovanile: ecco il progetto

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel cuore di Villa Ada scoperto un pozzo profondo 10 metri

RomaToday è in caricamento