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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Patanè accelera per il Grab a Villa Ada, ma dal municipio resiste il fronte del no

L'assessore alla mobilità del Campidoglio lo considera "un asset fondamentale" e respinge le critiche: "Le bici non rovinano un parco storico"

Sulle aspettative delle associazioni contrarie al passaggio del grande raccordo anulare delle bici dentro Villa Ada viene posata una pietra abbastanza pesante. A metterla è l'assessore alla mobilità e ai trasporti di Roma Capitale, Eugenio Patanè, che in un intervenendo durante un incontro proprio sul tema Grab ha ribadito l'importanza dell'itinerario così come studiato inizialmente, definendolo "un asset molto importante". 

L'obiettivo del comune è aumentare le ciclabili di 150 km entro il 2025

Patanè aveva parlato del Grab per la prima volta il 2 dicembre, in occasione della prima seduta della commissione mobilità della nuova consiliatura, sostenendo la necessità di realizzarlo per contribuire al raggiungimento dei 150 km di ciclabili in più rispetto alla situazione esistente. Nell'intervento di lunedì 23 maggio ha ribadito gli obiettivi dell'amministrazione Gualtieri in ottica mobilità dolce: "Oggi abbiamo 330 km - ha ricordato -  dei quali 100 dentri i parchi e il resto su strada, in alcuni casi sono progetti transitori. E' un chilometraggio complessivamente basso considerata la vastità di Roma, quindi dobbiamo aggiungerne almeno altri 150 e 50 di questi è rappresentato dal Grab". 

"Il Grab non rovina le ville storiche"

"Il Grab è il progetto più evocativo - prosegue Patanè - perché sono 50 km che hanno il loro snodo dentro la città consolidata e uniscono parchi, ville storiche, zone monumentali, passano nell'Appia Antica. Importantissimi perché aiutano a declinare un altro modo di fare mobilità. Ho sentito anche delle critiche, ma ci tengo a dire che attraversare parchi e ville storiche è un valore aggiunto, la bicicletta non rovina una villa storica, dove tra l'altro già è possibile prendere bici a noleggio. Queste scelte vorremmo farle rapidamente, entro il Giubileo del 2025 dobbiamo arrivare a compimento delle ciclabili in più e realizzare l'anello ciclopedonale intorno all'area archeologica centrale, che include anche via di San Gregorio. Sono sicuro che la Sovrintendenza darà parere positivo". E poi l'assessore conclude: "Affronteremo problemi e opportunità con coraggio, siamo dalla parte giusta". 

Il Grab si "alleggerisce" per passare dentro Villa Ada? La mossa del Pd spaventa Municipio e associazioni

La ferma contrarietà del Pd del II municipio

Che non solo non è la stessa di qualche comitato di quartiere, della consulta del verde del II municipio, del Wwf e di Italia Nostra, ma anche del gruppo Pd territoriale. Il governo del municipio ha già per ben due volte espresso atti ufficiali contro il passaggio del Grab dentro Villa Ada (e su via Guido Reni) e diversi esponenti della maggioranza di centrosinistra, tra i quali il presidente della commissione ambiente Andrea Rollin, hanno ribadito fermamente il loro no al progetto così com'è: "Tengo a precisare, rispetto a quanto detto da Patanè - ci dice Rollin - che il progetto ancora non si conosce nel dettaglio. Il dipartimento e Roma Servizi per la Mobilità stanno lavorando per trovare una quadra, almeno questo è quanto ci viene riferito. Ma non solo su Villa Ada, anche sul resto delle criticità emerse relative al passaggio nelle aree storiche della città. Ci sono prescrizioni della Sovritendenza che vanno valutate e dovranno trovare una sintesi. Ribadisco comunque la mia contrarietà al passaggio interno alla villa, che non è necessario perché esiste un percorso esterno che si potrebbe migliorare e poi perché la villa non è abituata a questo tipo di passaggio. Non è come Villa Borghese, dove si prendono bici, monopattini, risciò anche perché ci sono viali asfaltati. Ci sono fondi del Pnrr per rifare i vialetti di Villa Ada, non serve il Grab". 

L'odg del Pd comunale che fa paura alle associazioni (e non solo)

Il 16 febbraio in assemblea capitolina è passato un ordine del giorno a firma Pd, nell'ambito della discussione sul Pums (il piano urbano della mobilità sostenibile) nel quale i consiglieri di maggioranza proponevano lo studio di un tracciato più leggero rispetto al progetto originario del Grab a Villa Ada, alternativo al percorso esterno da considerarsi come principale, con opportuna segnaletica dedicata. Nell'atto, firmato da quasi tutti i consiglieri dem (tra questi Giammarco Palmieri, Riccardo Corbucci, Mariano Angelucci e Antonella Melito), il partito di maggioranza chiedeva "percorso ciclabile dedicato, con una infrastruttura molto più leggera, usufruibile da chi frequenta la villa durante la giornata". "Chiediamo che in fase di progettazione esecutiva - aggiungeva a RomaToday Palmieri - si tenga conto di quanto emerso dia dal Municipio sia dal territorio". Rassicurazioni inutili, perché le associazioni si sono comunque messe in allarme, come anche gli stessi colleghi di partito impegnati in municipio e al fianco delle istanze contrarie. Una spaccatura che nei prossimi mesi potrebbe evidenziarsi ulteriormente. 

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