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Dopo l'incidente mortale tutti contro i monopattini: “Senza disciplina sono pericolosi”

L'incidente mortale di via Chiana ha riaperto il dibattito sulla sicurezza dei mezzi di micromobilità elettrica

Dopo l’incidente avvenuto in via Chiana nella notte tra l’8 ed il 9 settembre è salito a tre il numero delle persone che, a bordo di un monopattino, hanno perso la vita.

La richiesta di Michetti

Il terzo mortale, verificatosi nel giro di un mese e mezzo a Roma, ha riportato nel dibattito elettorale il tema dell< sicurezza di chi si mette alla guida dei mezzi di micromobilità elettrica. “I monopattini non hanno regolamentazione. Purtroppo, i ragazzi, o chi li utilizza, non hanno l'obbligo del casco.  A via Gregorio VII è morto un ragazzo, ieri a corso Trieste un altro” ha ricordato Enrico Michetti.

La regolamentazione necessaria

Per il candidato di centrodestra alle elezioni capitoline “u monopattini senza una disciplina sono pericolosi. Non possono circolare così, li vedi sbucare all'improvviso, contromano, in due. Serve ragione per trovare dei rimedi e trovare una regolamentazione” ha sottolineato il “Tribuno del popolo”. Ma non è il solo, nel campo del centrodestra, ad aver chiesto di disciplinare l’utilizzo dei mezzi di micromobilità.

La proposta al vaglio della Camera

Sulla questione è intervenuta anche la deputata leghista, candidata in Comune, Sara De Angelis. “Appare evidente la mancanza di regole chiare sull'uso dei monopattini – ha sottolineato De Angelis che ha invocato - interventi immediati, che contribuiscano a scongiurare il ripetersi di simili avvenimenti drammatici”. Anche Maria Spena, deputata di Forza Italia a sua volta candidata alle elezioni comunali, ha sottolineato che “serve con urgenza una regolamentazione della circolazione di questi mezzi elettrici che possono diventare estremamente pericolosi senza una normativa adeguata”. Nel farlo, la parlamentare ha ricordato che c’è una proposta di legge, depositata alla Camera, che prevede anche l‘introduzione del divieto di circolazione dei monopattini dopo il tramonto.

L'esperienza della tassista candidata con Gualtieri

Anche nel campo del centrosinistra c'è chi  ha puntato l'indice verso l'assenza di una regolamentazione adeguata. “Da tassista vivo i problemi della mobilità di Roma ogni giorno: strade dissestate, segnaletica mancante, incidenti, ai quali, come se non bastasse, si somma l’anarchia dei monopattini. Quest’assenza di regole ha comportato il secondo decesso per incidente in soli due mesi" ha commentato Elisabetta Lancellotti, candidata al Consiglio Comunale per la Lista Civica Gualtieri Sindaco. Lancellotti, oltre ad esprimere “un partecipato cordoglio alla famiglia del 34enne nigeriano che ha perso la vita, si è soffermata sul fatto che in città vi sia “una vera e propria giungla urbana”. Pertanto "bisogna intervenire immediatamente sulla questione monopattini" perchè per la tassista romana rappresentano "uno strumento utile". Tuttavia "oggi viene utilizzato senza regole, rispetto del codice della strada, stalli fissi e messa in sicurezza di chi lo utilizza. Così, la mobilità alternativa diventa una roulette russa sulla pelle dei cittadini romani" ha aggiunto la Lancellotti.

Le regole del codice della strada

C'è chi però, nelle ultime settimane, ha provato a spiegare che già esistono delle regole per l'impiego di questi mezzi di micromobilità elettrica. “I monopattini hanno già una regolazione chiara sono equiparati ai velocipedi (le biciclette) e devono sottostare alle stesse regole previste per questi dal Codice della Strada – aveva ricordato il presidente della commissione Mobilità Enrico Stefàno, all’indomani dell' incidente mortale di cui era rimasto vittima, a fine agosto, un altro utente dei monopattini. Nel spottolineare che “a Roma ci sono 150 morti  all’anno e i 15.000 feriti  da decenni, molto prima della 'invenzione' dei monopattini”, l’ex consigliere pentastellato, ora sostenitore della candidatura di Roberto Gualtieri, aveva aggiunto che “prevedere obblighi di caschi, assicurazioni, targhe, non risolverebbe il problema, al massimo (come spesso avviene in Italia) sposterebbe le responsabilità”. I candidati presenti nel campo del centrodestra, stando alle recenti dichiarazioni, non sembrano concordare. 

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