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Salario Parioli / Via del Prato della Signora

Ponte Salario, c'è un progetto per realizzare il memoriale Ugo Forno

Lì dove il giovanissimo partigiano di via Nemorense morì in battaglia per mano dei tedeschi, i suoi eredi chiedono si salvi un tratto di ponte per realizzare un luogo di testimonianza

Il tratto di ponte ferroviario che scavalca l'Aniene e la pista ciclabile e collega II e il III munucipio, non distante dall'istituto poligrafico, con ogni probabilità diventerà un memoriale dedicato a Ugo Forno, giovanissimo partigiano caduto proprio in quei luoghi il 5 giugno 1944 durante uno scontro a fuoco con i soldati tedeschi occupanti. 

La salvaguardia del ponte dove morì Ugo Forno

Il progetto parte da lontano, promosso dall'associazione familiari e amici di Ugo Forno. Tre anni fa Rete ferroviaria italiana ha deciso di ammodernare la rete, abbattendo il vecchio ponte oramai novantenne con una infrastruttura in cemento armato. "A quel punto ci siamo subito attivati - racconta il nipote di "Ughetto", Fabrizio Forno - chiedendo a Rfi di salvaguardare un tratto per realizzare un vero e proprio memoriale. Hanno accettato e anche grazie alla collaborazione dell'architetto Luca Zevi ci sono ben tre progetti differenti, che contemplano tutte le difficoltà che potrebbero palesarsi nella realizzazione dell'opera". 

Un luogo di testimonianza curato dalla collettività

L'intenzione è quella di consegnare alla collettività un luogo di testimonianza, dove già c'è una stele che racconta chi era Ugo Forno: "Abbiamo l'occasione di sfruttare un'esigenza improrogabile - continua Forno - trasformandola in uno stimolo. Il giardino non viene manutenuto da nessuno se non dai noi dell'associazione, spesso ci sono bottiglie e altri rifiuti. Costituendo questo memoriale l'auspicio è che le istituzioni se ne facciano carico. Lì insistono tre responsabilità: II municipio, Rfi e RomaNatura. Però con tanti galli a cantare, l'immondizia la togliamo sempre noi".

I lavori in ritardo

Un lampione, una fontanella per ciclisti e pedoni e più controllo, magari anche qualcuno che periodicamente svuoti i cestini. "Purtroppo al momento il progetto sta subendo dei ritardi - conclude il nipote del partigiano romano - perché Rfi avrebbe dovuto iniziare i lavori nel corso del 2022, già a inizio secondo semestre, ma sembra non sia così. In ogni caso l'intervento si farà". 

Chi era "Ughetto"

Ugo Forno era uno studente della scuola media Settembrini a corso Trieste, cresciuto a via Nemorense. A soli 12 anni, durante gli ultimi giorni dell'occupazione tedesca a Roma, decise con altri amici di imbracciare le armi e unirsi alla resistenza. La mattina del 5 giugno 1944, quando in città erano già arrivati gli alleati ma ancora erano presenti unità tedesche in ritirata, dopo aver saputo di un gruppo di guastatori che tentava di far saltare il ponte ferroviario sull'Aniene convinse un gruppo di altri cinque ragazzi ad andare a fermarli. Riuscirono nello scopo salvando l'importante collegamento ferroviario, ma vennero colpiti da alcuni colpi di mortaio sparati dai tedeschi in fuga e uno di questi uccise Forno. 

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