L'immondizia sotto le finestre della Roma bene: "Togliete i cassonetti, non si vive più"
Nel cuore dei Parioli un residente da sei mesi si trova sotto il naso i rifiuti e viene svegliato all'alba dal rumore dei camion: "Basterebbe spostarli pochi metri più avanti"
Tre cassonetti dell'immondizia a meno di un metro e mezzo dalle finestre della camera da letto. Succede in via Ettore Ximenes 11, nel cuore dei Parioli. Una strada stretta e a senso unico. Da dicembre 2021 Alessandro, avvocato romano, combatte ogni giorno con i rifiuti a pochi centimetri dalla sua testa e con frequenti sveglie all'alba per i movimenti dei camion che raccolgono la "monnezza".
Per questo, dopo decine di segnalazioni, la commissione lavori pubblici e mobilità del II municipio ha messo all'ordine del giorno il disagio del residente, nel tentativo di trovare una soluzione equilibrata. La proposta di Alessandro, infatti, è quella di spostare poco più avanti (o accorciare) lo spazio occupato dalla fermata Atac del 52, un bus-navetta che transita per via Ximenes fermando a pochi metri dai cassonetti Ama. In questo modo carta, plastica e indifferenziato andrebbero a finire sotto al muro di cinta di un condominio senza affacci diretti su strada.
"La situazione sta diventando insopportabile - spiega l'avvocato - perché oggi i cassonetti li vede vuoti, ma fino a ieri sera erano pieni e quando questo succede la gente abbandona sacchetti, buste di plastica e cartoni sul marciapiede, appoggiandoli al muro sotto le mie due finestre. D'estate può immaginare cosa significhi, anche perché uno dei tre bidoni è dell'indifferenziato e sappiamo bene che ormai la gente ci butta di tutto". Pure l'umido, considerando che il primo cassonetto per questo specifico tipo di rifiuto è circa 200 metri più in su.
L'idea di ridurre lo spazio della fermata bus che insiste a ridosso di un muro di recinzione senza finestre delle abitazioni per far spazio ai cassonetti viene caldeggiata dal consigliere della Lega Francesco De Salazar: "Ci vorrebbe una determina della polizia locale - spiega - anche perché per il transito e la sosta del 52 non c'è necessità di uno stallo così lungo". Il problema, spiega anche Andrea De Rosa (Pd) è che "In tutto quel quadrante - conferma - lo spostamento dei cassonetti è stato fatto senza un aggiornamento del piano traffico". L'ultimo approvato è del 2015.
Interviene in commissione anche l'assessora alla mobilità Valentina Caracciolo: "Spostare una fermata non è così semplice - tiene a sottolineare - e ricordo che a via del Vignola al Flaminio, proprio perchè Ama non sapeva dove collocare i cassonetti, una fermata dell'autobus è stata soppressa". L'intenzione, comunque, non è questa come tiene a ribadire il presidente della commissione, il dem Marco Pineschi: "Non possiamo mettere in competizione mobilità e rifiuti, due temi cardine a Roma - specifica - in ogni caso va studiata una soluzione sostenibile".