Nel II municipio la differenziata cresce del 10%, ma i commercianti "non rispettano le regole"
Ama ha potenziato il servizio per le utenze non domestiche e posizionato 400 nuovi cassonetti. Ma l'assessore ai rifiuti denuncia: "I negozi e i ristoranti abbandonano i rifiuti a ogni ora"
Una vera e propria "riorganizzazione strutturale" del sistema rifiuti in II municipio, iniziata a novembre e che, secondo il report di Ama, avrebbe portato a un incremento della raccolta differenziata del 10% tra febbraio e marzo. E' quanto è stato messo in campo dalla municipalizzata, che nel territorio che va dall'Africano ai Parioli, dal Flaminio a Trieste e Villaggio Olimpico ha come responsabile il vicedirettore Emiliano Limiti.
Maggiore attenzione alle utenze non domestiche
La strategia adottata si è concentrata soprattutto sulle utenze non domestiche (und), ovvero i circa 4.000 tra pub, ristoranti, esercizi commerciali di vario genere che caratterizzano il II e che negli ultimi anni hanno lamentato a più riprese un servizio a singhiozzo, se non a tratti inesistente. Soprattutto da quando, a metà 2021, l'amministrazione comunale ha chiuso il contratto di servizio con la Sarim riconducendo tutto ad Ama.
La differenziata segna un +10%
Il paesaggio di numerose strade del II è quasi sempre lo stesso: cumuli di cartoni e altri rifiuti a ridosso di cassonetti e campane, molto spesso in corrispondenza di attività commerciali. Ma da quattro mesi la municipalizzata ha potenziato i giri di raccolta, in particolare carta e cartone, registrando un +5% nel corso del mese di febbraio. Nella zona nord del Municipio, quindi orientativamente tra Foro Italico e Villaggio Olimpico, sono state attivate 100 nuove utenze ristoro, fino ad oggi completamente tagliate fuori dai giri. Inoltre, a dicembre è iniziato il piano di posizionamento di nuovi cassonetti stradali da 1.100 litri, circa 400. Secondo Ama, l'incremento del servizio per le utenze non domestiche e il cambio di cassonetti ha fruttato, tra febbraio e marzo, il 10% in più di raccolta differenziata.
Pulizia straordinaria
Inoltre, nello stesso periodo, diversi sono stati gli interventi di pulizia straordinaria, dal sottopasso di Porta Pia a viale Liegi, viale Regina Margherita e il Villaggio Olimpico, mentre subito prima di Natale, il 23 dicembre, una squadra di operatori si è dedicata alla cosiddetta "scala dell'inferno", vicino all'ingresso laterale del cimitero Verano, in zona stazione Tiburtina, chiamata così per la quantità enorme di rifiuti e per il degrado costante denunciato per oltre tre anni, inutilmente, dai residenti del quartiere.
L'assessore: "I commercianti vanno sanzionati"
"Il problema non è Ama, ma la poca volontà di rispettare le regole da parte dei commercianti". A dirlo a RomaToday è Rino Fabiano, assessore ai Rifiuti del II. Da quasi un anno Fabiano punta il dito contro il problema dei rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche, in un municipio che registra forse il numero più alto di negozi e locali, oltre che tre università (Sapienza, Luiss e Foro Italico) e una stazione (Tiburtina). Per lui il perdurare dei disservizi non è imputabile alla municipalizzata: "L'incremento si vede - prosegue - e funziona, soprattutto per quanto riguarda il ritiro di carta e cartoni. Il problema è che a fronte di un aumento degli spazi commerciali con il decreto emergenziale che ha permesso la nascita di centinaia di dehor e la saturazione dei locali, non c'è stata un'altrettanta presa di coscienza da parte dei commercianti, che per la maggior parte non si adeguano alle regole". Gli esercenti non seguono gli orari e fanno, secondo quanto riporta Fabiano, ciò che vogliono: "Da mattina a notte fonda - conclude - lasciano i rifiuti vicino ai cassonetti e alle campane del vetro, così da creare situazioni di degrado che poi gli operatori Ama devono bonificare. Penso a viale Ippocrate o a piazza Bologna, dove ci sono rifiuti davanti a ogni ingresso della metropolitana. Questo significa che oltre al potenziamento del servizio e a una corretta comunicazione, che Ama già sta facendo, bisogna inserire anche l'elemento sanzionatorio. Serve educare".