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Parioli Tor di Quinto / Via del Foro Italico

La nuova vita del Foro Italico: addio aula-bunker e un parco digitale aperto a tutti

Gli 80 milioni di euro stanziati dal Governo Draghi diventano 100 con l'intervento di Sport e Salute e serviranno anche per riportare agli antichi splendori l'ex Accademia della Scherma

Un playground aperto giorno e notte intorno allo stadio dei Marmi, uffici di diverse federazioni  sportive vicino al Palazzo H del Coni, lì dove prima c'erano gli studenti. E ancora: lunghi viali per passeggiare e andare in bici, prati e aree ludiche, fontane. I mosaici e le statue restaurate. Sono questi solo alcuni dei particolari di un progetto da 100 milioni di euro che vede protagonista il Foro Italico. 

Il progetto da 100 milioni di euro per rifare il Foro Italico

Il 2026 potrebbe essere l'ultimo anno in cui lo Stadio Olimpico verrà utilizzato dalla Roma per le sue gare casalinghe di campionato e coppa, ma nonostante la notevole riduzione di affluenza e il dimezzamento dell'utilizzo dell'impianto, che rimarrà la casa della Lazio, tutta l'area intorno si aprirà molto di più alla città. Con un finanziamento da 100 milioni di euro, 80 messi dall'ex Governo Draghi e altri 20 aggiunti da Sport e Salute (che ha in concessione l'area) il Foro Italico tornerà a nuova vita. 

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Restyling per la Casa delle Armi di Luigi Moretti

I lavori sono iniziati, per ora, nell'ex Accademia della Scherma conosciuta anche come Casa delle Armi, progettata da Luigi Moretti, trinfo del razionalismo. L'edificio, completato nel 1936, negli anni '80 è stato adibito ad aula-bunker per grandi processi che hanno fatto la Storia d'Italia: si pensi, per esempio, a quello sul sequestro e l'assassinio di Aldo Moro, iniziato al Foro Italico il 14 ottobre 1982. Le superfetazioni realizzate per far diventare l'ex Accademia un'aula giudiziaria sono state abbattute e i lavori sono ripresi dopo la presentazione degli Internazionali di Tennis 2023

Playground, aree verdi e viali aperti alla città

Oltre al recupero e al rilancio dell'edificio sportivo, entro il 2026 (anno delle Olimpiadi invernali a Milano e Cortina), gli operai daranno un volto nuovo a tutto il Foro Italico: giardini attrezzati, viali per passeggiare e andare in bici, sedute in marmo, nuove alberature, playground e aree ludiche. Insomma, lì dove oggi si recano quasi esclusivamente i dipendenti di Sport e Salute e chi frequenta i circoli sportivi interni e i campi da tennis, tra tre anni vedremo un enorme parco urbano verde, digitale, sostenibile e aperto alla città. 

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