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Valle Giulia, il responsabile del Kura Kura annuncia ricorso contro lo sgombero

Davide Maria Bornigia attacca: "Sto subendo un vero proprio attacco persecutorio. Le autorizzazioni ci sono tutte. A rischio 50 posti di lavoro: per questo presentiamo ricorso al Tar"

Nuova puntata della querelle relativa alla discoteca che avrebbe dovuto sorgere a Valle Giulia, prima autorizzata dal Comune di Roma e poi "sconfessata" a seguito di una serie di polemiche a mezzo stampa. Oggi è intervenuto l'imprenditore, Davide Maria Bornigia, che dell'evento è ideatore e produttore, nonché socio maggioritario. Bornigia dopo aver ricevuto l'ingiunzione di sgombero, ha oggi annunciato il ricorso al Tar contro il provvedimento. A suo dire infatti le autorizzazioni ci sono tutte e da parte del Comune non sembrano esserci le spiegazioni necessarie.

ATTACCO PERSECUTORIO - "Da diversi giorni", sostiene Bornigia, "sto subendo un vero e proprio attacco persecutorio contro il mio progetto. L'evento in sé vuole essere nient'altro che un elegante salotto cultural-musicale, arredato con mobili eco-compatibili, in linea con l'ambiente circostante e rivolto a un pubblico selezionato. Mi sono impegnato personalmente a investire perché il tratto di Valle Giulia, venisse ripulito e risanato, non soltanto per il decoro della Città, ma anche perché gli ospiti della manifestazione si possano trovare a proprio agio e possano apprezzare non solo il relax della tipologia d'intrattenimento proposto, ma, anche, il valore storico e artistico dell'area".

L'AUTORIZZAZIONE
- "Kura Kura", il nome della discoteca oggetto del divieto, ha ricevuto regolare autorizzazione n. 1014 rilasciata in data 20 maggio 2010 da parte del Municipio II - Unità Organizzativa Amministrativa in cui si richiama il parere favorevole espresso dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali con nota prot. 27612 del 14 maggio 2010. Nello stesso documento, vengono richiamati altri pareri favorevoli: da quello del II Gruppo di P.M. a quello del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica.

PROGETTO DI ALTISSIMA QUALITA' - "Il mio progetto" - prosegue l'imprenditore - "è di altissima qualità e né io né il mio staff abbiamo ricevuto mai richiami ed eccezioni sul nostro lavoro da parte di autorità competenti alla sicurezza, residenti della zona o chicchessia. Eppure oggi, a pochi giorni dall'inaugurazione e dall'apertura al pubblico degli spazi, ricevo determinazione dirigenziale del Comune di Roma in cui si impone lo sgombero degli spazi, senza specificare alcuna motivazione".

POSTI DI LAVORO - Bornigia cita i posti di lavoro che non sarà possibile attivare, circa 50: "Sono davvero addolorato" - conclude Davide Bornigia - "e mi trovo perfettamente in sintonia con la dichiarazione del nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano espressa proprio questa mattina in occasione della visita alla tomba di Cavour: " la legislazione deve aiutare le imprese e contribuire alla stabilità per ridurre le conseguenze delle crisi".

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