rotate-mobile
Sabato, 10 Giugno 2023
Pinciano Parioli / Via Antonio Gramsci, 61

Una ricercatrice usata come guardia notturna: bufera sull'accademia britannica a Roma

Sono 24 tra dipendenti, ex dipendenti e alunni ad aver lamentato un ambiente lavorativo tossico e non adeguato all'interno dell'ente a Villa Borghese, in via Gramsci

Cattiva gestione, pratiche di lavoro "sleali" e un ambiente "tossico". Sono le accuse avanzate da alcuni dipendenti della prestigiosa accademia britannica di Roma, la British School at Rome di via Antonio Gramsci di fronte a Villa Borghese. A riportare la notizia è il The Guardian

Le lamentele di 24 tra dipendenti ed ex dipendenti

Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese, dall'aprile 2020 a oggi ben 24 dipendenti, ex dipendenti ed ex alunni avrebbero denunciato "problemi di salute fisica e mentale" a causa di condizioni lavorative non adeguate e da quello che emerge l'ente di beneficienza, finanziato dai sudditi di Sua Maestà, avrebbe avviato un'indagine per approfondire le cause del malessere e individuarne i responsabili. 

Un reclamo di due pagine ad aprile 2020

Dopo che una prima indagine, portata avanti da un gruppo di amministratori dell'accademia, era finita in un nulla di fatto, la scorsa settimana ci sarebbero stati ulteriori verifiche. A far esplodere il putiferio all'interno dell'istituto culturale britannico è stato un reclamo di ben due pagine consegnato ai vertici dell'ente in piena pandemia da Covid 19, due anni fa. 

Una ricercatrice con compiti di sicurezza notturna

Secondo quanto scrive anche l'Observer, nel reclamo si racconta di una ricercatrice senior residente nell'accademia era stata costretta "ad agire come una custode, tanto che in alcune notti è stata fornita di una torcia e un giubotto ad alta visibilità per pattugliare i locali". Durante uno di questi giri di controllo, un sabato notte, la donna si sarebbe trovata di fronte un uomo nudo, all'interno di un'aula. "Pensavo fosse drogato, ho dovuto affrontarlo". Alle lamentele della ricercatrice, i vertici della British School le avrebbero risposto che, in caso di rifiuto a svolgere questa mansione "particolare", fuori orario e non prevista dal contratto, le sarebbero state negate le ferie. Le cose sarebbero anche andate peggio: la dipendente è stata licenziata e il caso è finito in tribunale, dove ha ottenuto un risarcimento economico. 

Cos'è la British School e chi la dirige

La British School di via Gramsci è un ente di beneficenza che gestisce una scuola d'arte, fondato nel 1901 all'interno di un edificio neoclassico progettato da Sir Edwin Lutyens, sovvenzionato dal dipartimento per le imprese, l'energia e la strategia industriale del governo britannico. Il consiglio d'amministrazione è presieduto dal magnate del petrolio Mark Getty, co-fondatore della Getty Images. 

Le risposte dell'accademia britannica

"Con una governance rafforzata e con una nuova leadership - ha affermato Getty - sono fiducioso che la British School at Rome sia ora in una buona posizione per sviluppare la presenza creativa e accademica del Regno Unito in Italia". A gennaio 2021 Stephen Miller, direttore dell'ente al momento delle denunce, ha lasciato il suo incarico. Inoltre, secondo quanto scrive il The Guardian citando la BSR, dalla primavera del 2020 - momento in cui sono state rese note agli amministratori le gravi lamentele  - è stato istituito un servizio di sicurezza professionale e nel 2021 è stato nominato un responsabile delle risorse umane.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Una ricercatrice usata come guardia notturna: bufera sull'accademia britannica a Roma

RomaToday è in caricamento