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La preferenziale di viale Regina Margherita, multati per colpa della doppia fila: arriva il cordolo ma il caos continua

Dopo le polemiche e il rischio di ricevere una pioggia di ricorsi, l’amministrazione ha spento la telecamera in attesa di installare il cordolo, ma come vediamo per il resto della strada la situazione della sosta selvaggia non cambia

Centinaia di multati. La maggior parte con più verbali, alcuni anche due o tre nello stesso giorno. Tutto per aver oltrepassato la linea gialla che delimita la corsia preferenziale, costretti dalla presenza di auto in sosta in doppia fila. Questi sono i cittadini “vittime” della  telecamera installata in un tratto di viale Regina Margherita, all’altezza del grande ufficio Enel, tanto da averla rinominata “Portonaccio 2”.

“E’ assolutamente legittimo, ed è anche un segno di civiltà, installare una corsia preferenziale e una telecamera a controllo che ognuno di noi segua le regole, ma va fatto con criterio e accortezza altrimenti il dubbio è che sia stata messa li sono per fare cassa - spiega Alfonso Gambardella, avvocato che nelle ultime settimana ha già raccolto un centinaio di casi -. Nella maggior parte sono persone che hanno già ricevuto diverse multe, anche nella stessa giornata. O ci troviamo di fronte a persone prive di totale senso civico, oppure mi sembra evidente che un  problema c’è”.

L’arrivo del cordolo a protezione della preferenziale, installato pochi giorni fa come misura di “contenimento” del problema, ha in effetti risolto il problema delle auto parcheggiate in doppia fila, con le auto in transito che possono di conseguenza evitare di oltrepassare area della costa preferenziale. Ma basta andare oltre questo breve tratto di strada per vedere che la situazione è assolutamente come sempre.

“Oggi (4 marzo, ndr) ho ricevuto una mail di una signora che ne ha prese tre in pochi giorni, lo scorso dicembre - continua Gambardella - quindi i verbali continuano ad arrivare e mi aspetto molti altri casi”. Gambardella è un legale che si occupa di diritto finanziario e societario, quindi ben lontano da codice della strada. Ma lui stesso si è visto arrivare diverse multe e trovandosi con amici e conoscenti della zona che si sono ritrovati nella stessa situazione ha deciso di prendere in mano la situazione con l’idea di avviare una class action, invitando le persone che si trovano in questa situazione di scrivere ad una mail creata ad hoc.

“Se la telecamera fosse stata messa in modo tale da rilevare anche l’auto in sposta in doppia file l’accentratore avrebbe potuto evitare di inviare un verbale illegittimo - conclude l’avvocato -. E’ evidente che queste multe vanno annullate e, per chi come me le avesse già pagate, ha diritto ad un rimborso”.

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