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Parioli Tor di Quinto / Via del Foro Italico

Foro Italico, bonifica per le sponde del Tevere: via la maxi discarica alle spalle dell’ex campo rom

Intervento della Regione Lazio lungo gli argini del fiume martoriati da decenni di sversamenti illegali. L'assessore Valeriani: "Ripristiniamo condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria per restituire decoro a questa parte della città"

Ruspe al lavoro sulle sponde del Tevere. La Regione Lazio ha avviato gli interventi di pulizia e recupero ambientale dell'area situata tra via del Foro Italico e Via della Foce dell'Aniene, in corrispondenza dell'ex baraccopoli che sorgeva lungo l’Olimpica. Un maxi insediamento sgomberato nell’estate del 2020. 

L’ex campo rom Foro Italico 

Una “baraccopoli” tollerata, nata nei primi anni ‘90 dalla comunità di rom serbi che viveva nell’insediamento di Monte Antenne e che per quasi trent’anni ha rappresentato un ghetto nel quale convivevano diverse etnie, in condizioni igienico sanitarie pessime. Tra le baracche e i container che da dietro il muro di bagni chimici si affacciavano sulla Tangenziale topi e sporcizia. Alle spalle un’immensa discarica abusiva proprio a ridosso delle sponde del Tevere: è da li, dove gli svuotacantine “zozzoni” erano soliti sversare in modo illecito, che si innalzavano i fumi “tossici” che avvelenavano la zona del Trieste Salario. Un disastro ambientale a due passi dal fiume, proprio sotto le finestre dei Parioli. Un terreno già sequestrato nel 2016. A più di un anno dallo sgombero del campo rom, con gli abitanti perlopiù dispersi negli insediamenti abusivi nati nei dintorni (appena una ventina quelli presi in carico dai servizi sociali), e dopo la bonifica del piazzale che ospitava le baracche, i lavori per ripulire le martoriate sponde del Tevere. 

Foro Italico, al via la bonifica delle sponde del Tevere

Le operazioni consentiranno di eliminare le situazioni di degrado igienico e sanitario attraverso l’abbattimento dei manufatti precari e la rimozione dei rifiuti presenti, con l’obiettivo di ripristinare le condizioni di sicurezza e decoro. Un intervento che rientra nelle finalità del Protocollo di intesa stipulato dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma per la riqualificazione delle aree demaniali fluviali nel territorio capitolino. In particolare, l’accordo punta a favorire un modello di gestione condivisa delle zone fluviali per sostenere il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione di questi ambienti, secondo le rispettive competenze, migliorandone la manutenzione e la fruibilità.

Nell’ex campo rom prevista tutela e conservazione

“Questi lavori - ha spiegato Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti della Regione Lazio - permetteranno di rimuovere tonnellate di rifiuti, ripristinando le condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria per restituire decoro a questa parte della città. Al termine delle opere di pulizia e bonifica, inoltre, verranno promosse insieme al Comune capitolino, le iniziative necessarie per presidiare e garantire le attività di tutela e conservazione”. 

Il Municipio II sogna un parco sul terreno dell’ex campo rom

Ancora ignoto il futuro del piazzale, al lato di supermercati, concessionari automobilistici e un grande negozio di sport. A poche centinaia di metri il nuovo centro commerciale della Salaria. Il Municipio II, non ne aveva fatto mistero la minisindaca oggi riconfermata alla guida del Secondo Francesca Del Bello, vorrebbe realizzare li un parco pubblico. Verde, giochi e arredi al posto di baracche, rifiuti e roghi tossici. 

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