Bar Euclide, il gestore sfrattato per morosità
Chiuso per morosità il famoso bar Euclide sito nell'omonima piazza. Un milione di euro di debiti per non aver mai pagato il canone di locazione previsto dal contratti. Il II municipio ha presentato una delibera per favorire la ricerca di un nuovo impiego per i 40 dipendenti ora senza lavoro
Una morosità che, tuttora, ammonta a circa un milione di euro, una cifra che è stata accumulata dalla società Moby srl, la quale gestisce, dal punto di vista amministrativo, il locale.
Lo sfratto è avvenuto nella giornata di mercoledì 21 gennaio scorso, alla presenza dell’ufficiale giudiziario, il quale ha dato seguito ad una sentenza emessa a maggio dello scorso anno e non ancora eseguita. Sulla questione è intervenuto anche il Consiglio del II Municipio di Roma, il quale, attraverso una delibera presentata e votata nella seduta di lunedi 26 gennaio scorso, ha chiesto al Comune di Roma di attivarsi immediatamente presso gli Assessorati e i Dipartimenti competenti, affinchè vengano poste in essere tutte le condizioni volte a favorire un nuovo impiego professionale per quei 40 dipendenti del locale che, causa di questa vicenda, sono stati licenziati in tronco e che, al momento, sono a casa senza lavoro, con delle serie ripercussioni di carattere economico a danno delle loro famiglie.
Gli stessi dipendenti si sono detti “increduli” di quanto erano venuti a conoscenza, in quanto “non è possibile che in un locale sempre affollatissimo, che godeva di una posizione commerciale prospera, si sia dovuti arrivare allo sfratto a causa di una inadempienza contrattuale”, spiegano ancora, attoniti, i dipendenti del bar.