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Parioli Africano / Via Dire Daua

In Municipio II prove di insurrezione: in quattro "abbandonano" la maggioranza Del Bello

Dopo lo strappo sull'elezione del vicepresidente del Consiglio e il mancato confronto con la minisindaca la sfida dei Civici, Radicali e Volt: "Non parteciperemo più alle riunioni"

In Municipio II non si ricuce lo strappo tra la presidente Francesca Del Bello e i quattro consiglieri del gruppo Civici, Radicali e Volt parte della maggioranza di centrosinistra: così in via Dire Daua tira aria di tempesta. Quasi di crisi

In Municipio II aria di crisi

Già perchè dopo la contestata elezione a vicepresidente dell'Aula del consigliere di Fratelli d'Italia, sostenuto da parte dei colleghi del Partito Democratico a discapito del candidato dei Civici, Radicali e Volt, tra la minisindaca e il gruppo che non nasconde di sentirsi ai margini non c'è stato alcun confronto. 

"Nonostante le nostre richieste e quasi un mese di tempo a disposizione con la presidente Del Bello non c'è stata alcuna possibilità di incontro: non si è discusso nè di scelte nè soprattutto di quelle tematiche che da tempo chiediamo, come gruppo parte di una coalizione che governa, che vengano affrontate" - ha spiegato a RomaToday Paolo Leccese, capogruppo dei Civici, Radicali e Volt.

Da qui i primi lampi di ribellione, con la minaccia nemmeno tanto velata di uscire dalla maggioranza.

II municipio, il Pd “vota a destra”: insorgono Civici e Radicali. Scricchiola la maggioranza Del Bello

Le richieste dei Radicali, Civici e Volt

Oltre alla necessità di mettere in atto le delibere e le risoluzioni approvate dal Consiglio, il gruppo dei quattro in aria di insurrezione rivendica di aver prospettato tematiche come le libertà civili, a partire dalla necessità di predisporre sale per i funerali laici, gli orti urbani e le stazioni di posta, la cultura e le piazze aperte. 

Non da meno, reclamano dai loro scranni, l'elaborazione e la promozione, a livello municipale, di  proposte e soluzioni per problemi di rilevanza anche comunale come il trasporto pubblico, la gestione del ciclo dei rifiuti, l'accoglienza e l'integrazione, "la messa in campo di soluzioni alternative al proibizionismo delle delibere anti-alcool", il sistema sanzionatorio in tema di regolamenti stradali e conferimento dei rifiuti. 

Dalla "cacciata" dell'assessore Alemanni alla ribellione dei quattro

"Proposte che avrebbero dovuto rappresentare occasioni di dibattito e di azione politica" - dicono i Civici, Radicali e Volt rimproverando alla maggioranza, uscita logorata anche dalla "cacciata" improvvisa dell'assessore alle Attività Produttive, Culrura e Sport Andrea Alemanni, di mettere in primo piano le contrapposizioni personali.

Un tutti contro tutti che fa scricchiolare la maggioranza Del Bello: in Aula i numeri stanno tenendo ma, un'eventuale fuoriuscita dei Civici, Radicali e Volt, sempre più ago della bilancia, potrebbe far precipitare le cose. 

E nel parlamentino del Trieste Salario la bufera sembra dietro l'angolo. Dopo l'attesa per un confronto mai esistito i quattro consiglieri lanciano la ribellione: una sfida alla minisindaca e al Pd. 

Civici, Radicali e Volt "abbandonano" la maggioranza Del Bello

"Non parteciperemo più alle riunioni di maggioranza fin quando non verrà convocata una riunione di chiarimento, che ad oggi non ha ancora avuto luogo, tra il nostro gruppo ed i restanti consiglieri di maggioranza per spiegare la mancata elezione alla vicepresidenza vicaria del membro del nostro gruppo" - hanno comunicato. 

Forse il primo passo per mettere un piede fuori dalla coalizione di governo. In Municipio II soffia il vento della crisi. 
 

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