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Giovedì, 25 Aprile 2024
Parioli Salario / Via Panama

A via Panama apre il parco Rabin, dono di Israele

L'ambasciata in Italia, per celebrare il già primo ministro dello Stato d'Israele e Nobel per la Pace, ha deciso di finanziare un'area ludica nel parco a lui intitolato

A due mesi dall'approvazione della proposta di delibera che ha dato il via libera all'allestimento di una nuova struttura ludica nel parco di via Panama, il 26 maggio si è svolta la cerimonia di inaugurazione. I nuovi giochi sono frutto di una donazione dell'ambasciata d'Israele, nell'anno in cui si festeggiano i cento anni dalla nascita di Yitzhak Rabin, primo ministro dello Stato d'Israele e premio Nobel per la pace e i 74 anni dall'indipendenza di Israele.

La struttura, a due passi da Villa Ada nel II municipio, è composta da torri, scivoli e teleferica. Il materiale per realizzarla è il legno di castagno delle Piccole Dolomiti e tutta l'area sarà riservata a bambini fino ai 12 anni, anche diversamente abili. 

All'inaugurazione era presente gran parte del mondo diplomatico italiano e israeliano: l'ambasciatore d'Israele in Italia Dror Eydar, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il presidente della coalizione europea per Israele Thomas Sandel, la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il ministro degli Esteri Luigi Di Mario, le presidenti dell'unione delle comunità ebraiche italiane e della comunità di Roma Noemi Di Segni e Ruth Dureghello. In totale erano presenti 14 ministri italiani, parlamentari nazionali ed europei, leader dei partiti politici. 

Quella di giovedì pomeriggio è stata l'occasione per confermare il rapporto solido che c'è tra i due paesi, in un momento di estrema precarietà geopolitica, con equilibri messi in discussione dopo l'invasione russa in Ucraina. Durante l'evento la cantante soprano israeliana Keren Davidovich, accompagnata dal pianista italiano Ivan Morley, ha cantato in italiano le canzoni simbolo di Israele "Canzone di pace" e "Gerusalemme d'oro".

Per Dror Eydar "il fatto che tutti siate venuti qui, per onorare la memoria di Rabin e quindi quella di Israele, è per noi una testimonianza della coraggiosa amicizia tra i nostri paesi e della reciproca stima - ha dichiarato - . La mano di Rabin era tesa verso la pace. Anche le nostre mani sono tese alla pace, come dimostrano gli accordi di Abramo. Chiunque visiti attualmente Israele e Gerusalemme e sappia quale terra desolata fosse questo paese fino a poco tempo fa, capisce che Israele è un grande miracolo e una meraviglia. E anche speranza per l'umanità".

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