rotate-mobile
Parioli

Caso De Salazar, il consigliere contro FdI: "Non mi dimetto, mi denuncino pure"

Ieri la richiesta di dimissioni dei vertici di Fratelli d'Italia per "danno d'immagine". Il consigliere però punta i piedi: "Se continuano sarò io a denunciarli per diffamazione"

"Respingo al mittente la richiesta". E' fermo, freddo e sicuro della sua posizione il consigliere del II Municipio, Francesco De Salazar, dopo l'ultimatum di Fratelli d'Italia che in queste ore lo sta invitando caldamente a lasciare la poltrona, pena denuncia per 'danno d'immagine'. La vicenda, lo ricordiamo, riguarda la doppia candidatura dell'eletto che a urne chiuse si è ritrovato magicamente con due posti disponibili: in XII Municipio con Alfio Marchini e in II con Meloni e Rampelli. Pensava forse di avere il dono dell'ubiquità? No, ma di poter recedere da una delle due liste quello sì. 

LA VICENDA - Senza entrare nel merito di cosa lo abbia spinto ad accettare la candidatura a Monteverde dopo aver più volte ribadito di voler proseguire l'impegno perpetrato al Flaminio come presidente di un comitato di quartiere, il caso ha fatto scandalo. De Salazar non ha violato alcun regolamento, cosa che ha avuto modo di chiarire, ma l'attacco da più parti riguarda il piano etico di un trasformismo esasperato. Prima accetta il posto in XII, a seggi chiusi rinuncia a entrambe le poltrone, poi torna al II. Insomma, a qualcuno il rimpallo non è piaciuto.  

L'ULTIMATUM - Proprio questa mattina la nota stampa del leader FdI, Fabrizio Rampelli, che ha chiesto le dimissioni di De Salazar. "Non era facilmente spiegabile la 'furbata' con la quale si era impossessato di due seggi in un colpo solo - chiosa in nota - uno con Fratelli d’Italia e l’altro con la Lista Marchini, notoriamente distinta e distante dalla coalizione di centrodestra. Era comprensibile e condivisibile l’imbarazzo che lo aveva indotto a rinunciare a ciò che non gli apparteneva. Noi aspettiamo che dia seguito ai suoi impegni e lasci libero il seggio del Municipio, conquistato da Fratelli d’Italia in modo assolutamente autonomo rispetto al suo contributo elettorale". Di ieri l'ultimatum del portavoce regionale del Lazio, Marco Marsilio: "Rinunci o lo denunciamo, la sua una pratica vergognosa". 

L'INTERVISTA - La replica arriva pronta e senza indugio alcuno. "Qui l'unico danneggiato nell'immagine di giovane onesto e pulito sono io" dichiara il consigliere a Romatoday. Respinge tutto ai vertici del partito, rilancia le minacce parlando di denunce e tribunali -"se continua questa campagna diffamatoria nei miei confronti mi rivolgerò al mio legale"-  e si chiede perché, "guarda caso", il caso scoppia adesso e non i primi di maggio "quando le liste erano pubbliche e il mio nome visibile in entrambi i municipi". 

Se lo chiede e si risponde: "Questa guerra è scoppiata per un seggio, solo per quello, vogliono farmi fuori per un interesse oggettivo di chi è rimasto fuori". E aggiunge: "Tre giorni fa mi hanno detto che se andavo a Monteverde si risolveva tutto ma io ho già chiarito che non ho nessun interesse in quel territorio". No, non ne ha, ma forse ne aveva quando ha accettato la candidatura offerta dai vertici della lista Marchini. 

DA FDI AL GRUPPO MISTO - Detto questo il consigliere 'dalla doppia poltrona' a Fratelli d'Italia non si è mai iscritto. Come ci spiega, dopo il rifiuto del partito di Rampelli alla sua iscrizione post elezione ha aderito al Gruppo Misto. Un altro cambio di bandiera, ma stavolta senza alternative. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso De Salazar, il consigliere contro FdI: "Non mi dimetto, mi denuncino pure"

RomaToday è in caricamento