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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Flaminio Villaggio Olimpico / Via degli Olimpionici, 19

Con dieci anni di ritardo aprirà un nuovo presidio Asl a Roma nord

Una risoluzione del 2013 è diventata (quasi) realtà: a via degli Olimpionici 19 arriva un CUP, un centro vaccinazioni e per visite specialistiche

Era fine settembre del 2013 e il consiglio municipale del II municipio approvava all'unanimità una risoluzione con la quale si assegnava un immobile pubblico in via degli Olimpionici 19 alla Asl Roma 1, con lo scopo di trasformarlo in presidio sanitario fisso. A distanza di quasi dieci anni, il 28 aprile 2023 la direzione regionale dell'azienda sanitaria locale ha dato parere di conformità e potranno dunque insediarsi tutte le attività dedicate alla popolazione. 

Il presidio Asl di via degli Olimpionici

La storia del presidio Asl di via degli Olimpionici ha radici antichissime, risalenti ai tempi della giunta di Giuseppe Gerace. In quell'occasione, l'aula consiliare approvò una risoluzione che trasformava di fatto un immobile in presidio sanitario di prossimità, anticipando di molto uno dei cardini del progetto di città dei 15 minuti dell'attuale amministrazione capitolina. Con la chiusura, avvenuta nel 2014, della sede Asl di piazza Gentile da Fabriano, istituirne una al Villaggio Olimpico diventava fondamentale per evitare a migliaia di cittadini di dover andare a via Tagliamento. Di lì a poco, dunque, la vecchia sede dell'associazione "Salvamamme e Salvabebè", trasferitasi contestualmente al San Camillo, passò all'Asl Roma 1. 

Gli intoppi burocratici e l'emergenza Covid frenano l'iter

Subito, però, si manifestarono i primi intoppi. L'affitto richiesto dal dipartimento patrimonio di Roma Capitale era di 2.000 euro al mese, ritenuto troppo per l'azienda sanitaria locale. Da quel momento è iniziata una trattativa molto lunga per arrivare ad un compromesso, che ha portato all'abbattimento del canone di circa il 70% in base a una vecchia legge che regola i rapporti di locazione tra enti pubblici. Si arriva al 2020: l'approvazione, a giugno di quell'anno, di un atto in assemblea capitolina relativo alla concessione dell'immobile sembrava sbloccare l'iter e prospettava una imminente apertura. Sbagliato. 

La città dei 15 minuti a Roma nord: il futuro che aspetta il Villaggio Olimpico

A fine aprile 2023 l'ok della direzione regionale Asl

Il Covid ha rallentato tutto, costringendo tutte le istituzioni sanitarie a concentrarsi prima sulla gestione dell'emergenza e poi sulla campagna vaccinale. Infine, criticità strutturali dovute agli impianti che la Asl ha dovuto regolarizzare in seguito alle ispezioni svolte dal 4° distretto sanitario, come da prassi prima dell'apertura di un nuovo presidio. I lavori, finanziati con oltre 100.000 euro, si sono conclusi e a metà 2022 è stata inviata la richiesta per l'accreditamento. Il 28 aprile dalla direzione regionale è arrivato il nulla osta. 

L'assessore: "Risultato importante"

"Un risultato importante per il territorio - commenta l'assessore alle politiche sociali del II, Gianluca Bogino - in un'area, rispetto alle altre, con una minore copertura di servizi sociosanitari. E'un passo avanti verso quella che dev'essere una cultura della salute di prossimità, di comunità e di quartiere. Queste sono un po' le linee guida su cui è basato il Pnrr e i conseguenti interventi. Da questo punto di vista non solo si chiude un percorso lungo anni, ma si fa un passo in più e in avanti verso un servizio migliore e di prossimità". 

De Salazar (FdI): "Finalmente si conclude un percorso iniziato dieci anni fa"

"E' arrivato per fortuna il parere di conformità per l'accreditamento della struttura - commenta Francesco De Salazar (FdI) - . E' stato un percorso lungo partito dieci anni fa con un documento presentato da me e sostenuto anche da tutta la maggioranza del tempo. Adesso la Asl dovrà ultimare le procedure per inaugurare la sede. Ci sarà uno sportello Cup, prenotazione visite, sportello per cambio e scelta medico di base e vaccinazioni e il pomeriggio ci saranno le visite specialistiche. L'intenzione è quella di potenziare le cure domiciliari e la medicina territoriale anche sfruttando i progetti finanziati con il Pnrr". 

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