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Approvata mozione in Comune / Flaminio / Piazza della Marina

Borghetto Flaminio, il consiglio dice sì: andrà ad Architettura. E i guadagni verranno investiti nel Municipio II

Oltre 1 milione e 400mila euro per viabilità, marciapiedi, strade e per riqualificare il Mercato Flaminio. Lega e FdI insorgono: "Valutazione dell'area non congrua"

Dopo quasi vent'anni, Borghetto Flaminio sarà definitivamente ceduto all'università La Sapienza e i soldi incassati da Roma Capitale rimarranno all'interno del territorio facente parte del Municipio II. Arrivano quindi due notizie dall'assemblea odierna, che con 31 consiglieri favorevoli e 5 astenuti (nessun contrario) ha approvato la proposta di delibera della giunta contenente l'autorizzazione all'alienazione di un luogo storico di valore, ma gravemente ammalorato e per decenni preda di abusi e occupazioni, incastonato in un quadrante di pregio come quello del Flaminio. 

Quanto ci guadagnano Roma Capitale e il Municipio II

Sarà di 1.413.255,47 euro il ricavo da parte dell'amministrazione capitolina e grazie a un'ordine del giorno presentato da una decina di consiglieri, tra i quali la Pd Carla Fermariello fino a due mesi fa assessora in Municipio, verrà integralmente investito per la riqualificazione del patrimonio storico presente nell'area del Borghetto e per migliorare la viabilità. Gli oneri di monetizzazione degli standard urbanistici (oltre 360.000 euro complessivi che compensano l'impossibilità di utilizzo, da parte dell'Ateneo, delle aree a verde pubblico e di quelle a parcheggi) verranno invece utilizzati per la riqualificazione del mercato rionale Flaminio. 

"Un atto concreto per il nostro Municipio - commentano in una nota congiunta Arianna Camellini e Roberto Ferraresi, consiglieri Pd a via Dire Daua - , che da anni lotta per la riqualificazione dell’area. Tale atto segnala che ora Roma ha un governo capace di provocare cambiamenti e di costruire sinergie con le nostre Università. Ringraziamo fortemente i presentatori dell'ordine del giorno e tutte le consiglere e consiglieri che hanno approvato questo atto". 

Il progetto dell'Università

L'opera di riqualificazione da parte de La Sapienza e di cui godrà la Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni", prevede la realizzazione di un'area didattica con aule per una superficie di 824 mq, un'area per lo studio di 241 mq, un'area di ingresso per esposizioni e conferenze di 544 mq, una mensa di 757 mq e un bar di 121 mq. Ad essere interessati sono due insiemi edilizi costituiti da un unico piano, entrambi coperti da un tetto-giardino e collegati tra loro. Il totale che viene ceduto dal Comune all'Ateneo è pari a 1.609 mq. 

Veloccia: "Si chiude processo ventennale"

"Questa proposta - il commento dell'assessore all'Urbanistica Maurizio Veloccia - viene dalla passata consiliatura e ha a che fare con l'autorizzazione all'alienazione delle aree inserite nel complesso denominato Borghetto Flaminio. La delibera è inserita in un contesto molto antico, che parte da un protocollo d'intesa tra Comune di Roma e Università La Sapienza nel 2002 per il decongestionamento della facoltà di Architettura, individuando con la concessione a titolo oneroso delle aree del Borghetto la soluzione per la realizzazione della nuova facoltà. Le aree dell'amministrazione sono state quindi assegnate ad Architettura per realizzare nuovi spazi all'interno di un progetto di valorizzazione". 

Le opposizioni: "Valutazione dell'area è incongrua"

Rumoreggia l'opposizione. La consigliera della Lega Simonetta Matone si concentra sulla valutazione economica data al complesso: "L'esame del mercato immobiliare nella zona grida vendetta - dichiara l'ex candidata prosindaco con Michetti - con l'offerta dell'Università perché con quella somma si riesce ad acquisire un appartamento senza balcone, visto che il costo è tra i 7 e i 9.000 euro al metro quadrato. Il prezzo è assolutamente non congruo". "Essendo questa area di assoluto pregio - aggiunge Andrea De Priamo, consigliere di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Trasparenza - non credo che l'amministrazione possa andare in automatico sulle valutazioni fatte nei primi anni 2000, che fanno a pugni col mercato immobiliare del quadrante". Ma è lo stesso Veloccia a replicare: "Si sbaglia se si paragona un appartamento privato nella stessa zona con il Borghetto e il suo stato attuale - le parole dell'assessore - . Io mi fermo alla stima delle autorità deputate, confermata dall'Agenzia del Demanio".

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