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Parioli Parioli / Piazza Giuseppe Verdi

Ex Zecca, sul palazzo del ‘900 spuntano due piani in più: protestano i cittadini

Sfumata la realizzazione dell'hotel extralusso li si trasferiranno parte degli uffici Enel, i piani aggiuntivi su uno dei palazzi più rappresentativo dell'arte Liberty a Roma scatenano le proteste: "Fermiamo questo scempio"

Niente più hotel extra lusso: dopo la fuga della società cinese che avrebbe dovuto attuare la trasformazione, la sede storica del Poligrafico e Zecca dello Stato di piazza Verdi ospiterà ancora uffici. Quasi la metà saranno occupati dai dipendenti di Enel che pagherà a Cassa Depositi e Prestiti, unica proprietaria del complesso, un canone da 10 milioni di euro l’anno. Nel periodo di massimo ricordo allo smartworking c’è ancora attesa per gli “inquilini” della parte rimanente. 

Ex Zecca, su piazza Verdi spuntano due piani in più

Uno stabile storico e prestigioso quello dell’ex Zecca di Piazza Verdi: costruito tra il 1914 e il 1930 è tra gli edifici più rappresentativi dello stile Liberty nella Capitale. Proprio per questo nel quartiere, e non solo, è rivolta contro la realizzazione dei due piani in più: un’aggiunta di acciaio e cristallo che indispettisce residenti, comitati e associazioni. 

La protesta contro i due piani in più dell'ex Zecca

In prima fila Italia Nostra che si è già mossa per far arrivare un’interrogazione al Ministro Franceschini. "La violenza degli interventi esterni e ci risulterebbe anche interni, con piani aggiuntivi, torri, sopraelevazioni e lo stravolgimento degli spazi, non possono essere ignorati. Il Ministro della Cultura non può assistere passivo a questo intervento così violento, probabilmente autorizzato ma fortemente inopportuno per l'integrità del valore architettonico del Poligrafico dello Stato". Chiedono lo stop del cantiere sullo “storico palazzo vincolato”. “Lo skyline di Roma non può e non deve essere modificato” e con esso anche “profilo e sagoma” dell’immobile che “verrebbero stravolti da aggiunte di discutibili volumi”. 

Piazza Verdi: "Fermiamo questo scempio"

Sul piede di guerra per la salvaguardia dell’ex Zecca anche il Comitato Piazza Verdi Bene Comune che ha lanciato una petizione contro quella ristrutturazione “spacciata come - attaccano i cittadini - consolidamento strutturale”. Un edificio, considerato tra le massime espressioni dell’arte Liberty a Roma, ricordano da piazza Verdi, “brutalmente deturpato da una gigantesca sopraelevazione che modificherebbe in maniera sostanziale l’aspetto estetico originale del palazzo”. Residenti preoccupati anche per l’impatto che i lavoratori di Enel trasferiti nell’ex Zecca possono provocare alla mobilità del quadrante Pinciano-Parioli-Trieste, come pure sui posti auto “nella zona già al collasso”. La richiesta al Comune è chiara: “Fermiamo insieme questo scempio, difendiamo - scrivono - Piazza Verdi”. 

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