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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ciclabili, la denuncia di BiciRoma del tratto tra Valle Giulia e Piazza Ungheria

L'associazione denuncia lo stato di degrado del tratto ciclabile compreso tra Valle Giulia e Piazza Ungheria, dove è caduto un ciclista che ha anche riportato delle fratture

BiciRoma torna a denunciare un nuovo incidente accaduto per il cattivo stato in cui versano le piste ciclabili romane. Dopo l'altro incidente denunciato mesi addietro sulla ciclabile che da Villa Ada va verso la Moschea questa volta l’associazione parla di quanto avvenuto sulla ciclabile che da Ponte Risorgimento porta al Parco Rabin, dove un ciclista è caduto, fa sapere l’associazione, riportando anche delle fratture. Su questa tratta, sia a Valle Giulia che poco prima di Piazzale Ungheria sono stati messi dei grossi paletti, spiega BiciRoma, che in molti casi sono stati divelti lasciando spuntare dal terreno le basi, ed in alcuni casi come quello dell'incidente, dei pericolosissimi spuntoni. Di seguito alcune foto scattate dall’associazione.

Il sindaco Alemanno, prosegue BiciRoma, che ultimamente si è fatto vedere in sella ad una bici per il rifacimento  di Corso Rinascimento o ha partecipato all'acquisto di una nuova bici per uno sfortunato disabile distruttagli dalle devastazioni dei black bloc, deve dar prova con ben altre azioni (ad iniziare dallo stanziamento dei fondi per la ciclabilità in bilancio comunale) di essere attento alla mobilità ciclistica. A Roma le persone in bici aumentano continuamente ma non è così per le infrastrutture, i servizi, la manutenzione e la pulizia di quel poco che c'è, la sicurezza stradale e sociale dove Roma è ferma al palo, sostiene l’associazione. Gli uffici della mobilità ciclistica un giorno ci sono ed il giorno dopo scompaiono.

La denuncia di BiciRoma sulla ciclabile tra Valle Giulia e Piazzale Ungheria

Non vi è una struttura appositamente dedicata a questo settore ma persone che tra vari compiti hanno anche quello della mobilità ciclistica, ed ecco i risultati, inaccettabili. Incidenti, insicurezza, servizi in decadenza come il bike sharing, abusi continui che oscurano le ciclabili come set cinematografici, festival e manifestazioni estive, sosta selvaggia, commercianti che usano le postazioni del bike sharing per metterci i loro cartelli pubblicitari, pulizia delle ciclabili ai minimi termini. Ciclabili come quella di Tor di Quinto, denuncia ancora BiciRoma, che si sta sfaldando di giorno in giorno. Nuove ciclabili la cui realizzazione si blocca alle prime rimostranze di qualsiasi corporazione. Questa è la triste realtà di Roma mentre in alcune altre grandi capitali europee da qualche anno si è deciso di puntare alla ciclabilità come sistema di mobilità (Londra, Parigi) con risultati a dir poco positivi qui ancora si tentenna mostrando da parte della politica un'arretratezza culturale sconfortante. BiciRoma, fa sapere, continua ad offrire collaborazione alle amministrazioni ma quanto da queste fatto sinora è totalmente insoddisfacente.

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