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Dehors e tavolini: servizi e pulizia in cambio di uno sconto sulla tassa per l'occupazione

L'idea arriva dal II municipio, già lanciata in passato e da sperimentare a San Lorenzo. Ma non è ancora partita. Auleta (SCE): "Partiamo nelle strade secondarie"

Consegna della spesa agli anziani, pulizia del marciapiede, presidio del territorio e un'attenzione particolare all'estetica, oltre che all'ingombro. In cambio, uno sconto sulla tassa per l'occupazione del suolo pubblico, quando questa tornerà a pieno regime, presumibilmente da luglio 2023, dopo che il governo ha deciso la proroga delle agevolazioni dovute all'emergenza Covid. E' la proposta della commissione commercio del II municipio. 

Tavolini e dehors nel II municipio: la proposta per regolamentarli

Tavolini, ombrelloni, dehors. Roma ne è piena, soprattutto da quando - per fronteggiare l'emergenza Covid e sopperire ai minori introiti dovuti alle restrizioni - è stato permesso agli esercizi come ristoranti e bar di ampliare gli spazi esterni, snellendo la burocrazia da sbrigare per le pratiche di concessione e riducendo le tasse da corrispondere. Municipi come il II sono caratterizzati dalla presenza di centinaia di locali, tra piazza Bologna e viale Ippocrate, tra San Lorenzo e i Parioli o il Flaminio. Per questo, come già successo sul finire del primo mandato della minisindaca Del Bello, la commissione commercio è tornata alla carica proponendo un accordo con gli esercenti del territorio a vantaggio della comunità. 

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Un regolamento da presentare agli esercenti

"L'ulteriore proroga della scadenza delle Osp Covid - spiega Barbara Auleta di Sinistra Civica Ecologista, presidente della commissione commercio - pone un problema di gestione che come amministratrice e cittadina mi devo porre. Ci sono strade del territorio affollate da dehors e tavolini che sfuggono a ogni tipo di sistematizzazione e organizzazione. Ho quindi pensato di proporre un accordo, da presentare ai commercianti, magari nelle zone meno illuminate e meno curate". Non tanto nelle piazze e nelle strade più grandi ("sarebbe più complesso, anche per i tanti soggetti coinvolti da mettere d'accordo") ma in quelle secondarie: "Sarebbe una sperimentazione - continua la consigliera - in base alla quale i gestori si impegnano a tenere pulite le aree limitrofe, a non permettere schiamazzi, ad apportare abbellimenti e ad evitare l'utilizzo di determinati materiali per i dehors, come per esempio la plastica". 

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"Rispetto degli spazi comuni e servizi ai cittadini"

Tra i punti da sottoporre alle associazioni di commercianti anche il rispetto degli spazi pedonali, con alcune limitazioni sulle dimensioni delle pedane, l'utilizzo di strutture leggere in caso di occupazioni di suolo pubblico nelle aree verdi per manifestazioni estive e limitate al periodo 31 marzo-31 ottobre, rispetto del codice della strada soprattutto in materia di fermate degli autobus e accessi pedonali. "Si potrebbe anche pensare ad altri servizi - prosegue Auleta - come per esempio la consegna della spesa ad un numero predefinito di cittadini anziani ogni settimana. Insomma, la potenzialità di questo accordo è alta. Sarebbe un'occasione per responsabilizzare tutte le parti in causa: esercenti, cittadini, politica, Ama, la polizia locale. L'Osp Covid è un'opportunità, non facciamola diventare un problema, proviamo a gestirla in sinergia affinché tutti i coinvolti ne traggano beneficio". 

Confesercenti: "Ben vengano queste iniziative"

C'è interesse in merito alla proposta da parte della Fiepe Confesercenti di Roma e del Lazio: "La strada della concertazione è sempre ben accetta - commenta a RomaToday il presidente Claudio Pica - . Queste sono le iniziative che aspettiamo da tempo, quindi ben vengano. Il pubblico non può agire da solo e nemmeno il privato, ci vuole collaborazione e da parte nostra c'è ampia apertura. Spero, però, che da qui a massimo due mesi si arrivi finalmente ad un regolamento nuovo, che non si perda ancora tempo arrivando alla scadenza del 30 giugno. Gli esercizi pubblici sono presidi di sicurezza per i territori e non solo 'tavolini selvaggi" come pensa una parte della città". 

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