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Stazione Nomentana, l'arte di Aurora e il corpo femminile: "Dobbiamo accettare come siamo"

La ragazza, cresciuta tra Torrevecchia e Boccea, mette a disposizione il suo talento per il progetto Arte e Città a Colori: "La lotta tra writer e street artist? È una loro lotta"

Nata e cresciuta tra Torrevecchia e Boccea, ora vive al Prenestino. Ma ha sempre avuto la street art nel sangue. Lei è Aurora: diplomata all'Accademia, da alcuni giorni si trova nel sottopasso ferroviario della stazione Nomentana, per aggiungere anche il suo talento alle opere già presenti e che rientrano nel progetto Arte e Città a Colori.

street art stazione nomentana-2

Da una parte una sirena, nella rampa che porta al ‘mondo’ di Moby Dick. Dall’altra una donna. E proprio questo soggetto ha colpito la curiosità delle passanti: “Si sono fermate un sacco di ragazze ma anche alcune signore. E hanno capito il tema che stavo portando avanti. Ovvero l’accettazione dell’aspetto, che è legato al tema della vita. Dobbiamo accettare come siamo. Al corpo femminile ho aggiunto anche la figura del pavone, che è simbolo di bellezza”.

I rischi del mestiere

Maschera, vernice spray e i pendolari che si sporgono per vedere cosa succede. Per Aurora, qui, è una prima volta: “Sì, ho iniziato adesso alla Galleria Nomentana. So cosa è accaduto ai miei colleghi nei mesi scorsi (murales sfregiati) ma purtroppo sono i rischi che si corrono. Una lotta eterna tra writer e street artist? Mah, la lotta è la loro. La nostra è una forma d’arte”.

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