Piazza Gimma si colora per i diritti: le panchine sono “arcobaleno”
L’iniziativa del II Municipio contro le discriminazioni e i reati di omotransfobia. Fratelli d’Italia polemizza: “E’ carnevalata, scavalcati iter amministrativi”
Piazza Gimma si tinge d’arcobaleno contro le discriminazioni e i reati di omotransfobia. Su iniziativa del Consiglio del II Municipio che ha approvato una mozione presentata dai consiglieri Gianluca Bogino, Caterina Boca e Fabio Cortese, le sedute della piazzetta davanti al mercato sono state dipinte con i sei colori dell’arcobaleno “simbolo di armonia, amore e rispetto delle diversità tutte” - ha detto la minisindaca Francesca Del Bello.
Panchine arcobaleno a piazza Gimma
Una domenica di lavoro per i volontari e i Giovani Democratici del territorio che hanno trasformato la piazza nel cuore di viale Libia in un presidio simbolico di libertà e diritti, "per affermare che il diritto a vivere liberamente la propria identità sessuale è un valore universale”.
I Giovani Democratici ridipingono le panchine su viale Libia
“Con questo piccolo gesto abbiamo voluto fare la nostra parte, lanciando una nuova idea di spazio pubblico che si rigenera e che vuole far sentire tutte quelle persone discriminate meno sole. Oggi Piazza Gimma è più accogliente, aperta e libera, e trasmette a cittadini e passati i valori sui quali pensiamo vada costruita la nostra comunità. Perché dobbiamo vivere senza paura di essere chi siamo. Dobbiamo lottare, per il diritto di essere chi siamo” - hanno commentato i GD del Secondo Municipio.
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Panchine arcobaleno, critico il centrodestra: “Pd scavalca iter amministrativi”
Critico il centrodestra del territorio che ha definito l’iniziatva “una carnevalata”, accusando l’amministrazione municipale di “aver scavalcato i corretti iter amministrativi, appropriandosi arbitrariamente di un bene pubblico per mera propaganda elettorale” - ha scritto in una nota il consigliere di Fratelli d’Italia Holljwer Paolo.
Al centro della polemica la verniciatura lampo ad opera dei Giovani Democratici. “Le suddette panchine sono un bene pubblico, un semplice cittadino non può disporre del bene arbitrariamente. Ancora una volta il Pd, per mero tornaconto e propaganda politica, scavalca le normative, l’amministrazione pubblica (alla quale spettava il compito di una eventuale verniciatura) e anche il consiglio municipale il quale tra l’altro non aveva dato alcuna indicazione circa le piazze. Siamo stanchi di questo modo di fare scorretto e irrispettoso finalizzato solo alla propaganda elettorale e non alle vere priorità del territorio”.
E tra i critici c’è già chi pensa ad un blitz: “Ripristiniamo il loro colore originario”.