Piazza Addis Abeba dopo i lavori, tra gabbie e scivoli
Dopo i lavori, un residente ha segnalato alcune "anomalie": ringhiere chiuse che non servono né da parcheggio né da passaggio pedonale e uno scivolo per disabili un po' pericoloso
Da qui non si passa: non è l'intimidazione di un portiere di calcio ad un attaccante, ma l'idea che dev'essere venuta a un residente dalle parti di viale Etiopia, Flavio Desideri, quando ha visto la la costruzione di quella che lui chiama "gabbia", costruzione che ci ha segnalato: un insieme di ringhiere a chiusura dove un tempo c'era un passaggio pedonale.
Flavio ci ha detto che "l'eliminazione di quell'attraversamento è giustificato sicuramente dai numerosi altri che hanno predisposto sulla piazza": piazza che è stata oggetto dei lavori per la costruzione del parcheggio interrato, da parte della società Roma Park.
In una zona - come tante a Roma - in cui trovare un parcheggio all'aperto è diventato roba da cacciatori, Flavio si domanda perché proprio lì non si faccia uno spazio per le auto, o un altro attraversamento: per lui, la "gabbia" in quanto tale "non crea particolari problemi poiché [...]l'attraversamento è poco prima (ma visto che c'è un notevole dislivello in quello nuovo, vorrei vedere una persona sulla carrozzina come fa a passarci!)".
Oltre alla "gabbia", lo scivolo. Flavio ci spiega che è stata costruita durante i lavori per la riapertura della stessa piazza. Si tratta di uno "scivolo per handicappati (almeno credo fosse uno scivolo nelle intenzioni) però evidentemente hanno sbagliato la posizione e quindi l'attraversamento non è stato fatto". Il residente ci ha spiegato che altri attraversamenti sono stati fatti prima e dopo, ma che "il dislivello sul marciapiedi è rimasto, solo che non essendo segnalato dalle strisce pedonali, non si vede e chi non conosce il marciapiedi rischia di slogarsi un piede (visto persone che hanno avuto questo problema)".
