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Sabato, 20 Aprile 2024
Africano Africano / Via Homs

Futuro a rischio per il parcheggio da 300 posti a Roma nord

Tra via Homs, via Cirenaica e via Tripoli c'è un'area a pagamento per le auto, gestita da un privato, che nel tempo si è sempre più ampliata. Ma secondo il Prg una porzione dovrebbe essere riservata a verde pubblico

Tra via Tripoli, via Homs e via Cirenaica nel quartiere Africano c'è un parcheggio da 300 posti che, ormai da oltre quindici anni, ha quasi del tutto soppiantato un'area verde. Adesso, dopo lunghe battaglie da parte di gruppi di residenti, divisi tra chi vuole che rimanga così com'è e chi pretende l'istituzione di un parco, il dipartimento urbanistica di Roma Capitale avrebbe espresso ormai da mesi un parere negativo alla richiesta di permesso a costruire in sanatoria per un ulteriore ampliamento e l'attività è stata sospesa, come fanno sapere dal municipio. 

Un tempo lì avrebbero dovuto farci il Parco Tripoli, come deliberò nel 2006 l'allora assessore regionale Luigi Nieri, ma non se ne fece nulla. L'area venne acquistata da privati - negli anni succedutisi -e l'area da parcheggio temporaneo divenne fisso, ampliandosi nel tempo.

Negli anni '70 c'erano le case dei ferrovieri. Demolite, al loro posto avrebbero dovuto sorgere dei palazzi, ma l'opera non andò a buon fine. Così sono arrivate le macchine a partire dal 2006. Secondo il piano regolatore, però, parte dell'area dovrebbe essere destinata a verde pubblico e in parte a servizi pubblici, punto sul quale le associazioni di zona - come Carteinregola, Amuse e gli Amici di Villa Leopardi - battono da tempo, avendo anche raccolto centinaia di firme a sostegno della realizzazione del tanto atteso parco. 

Durante la primavera 2021, poi, un'ulteriore svolta: la società che ha in gestione il parcheggio nel mese di marzo ha iniziato un'opera di risistemazione del verde, ma contemporaneamente ha eliminato alcune alberature e sbancato un pezzo di terreno dal lato di via Cirenaica, l'unico rimasto ancora verde, gettando ghiaia e creando un nuovo accesso. Lo scopo era quello di aumentare la capienza di circa 50 stalli per auto, secondo le informazioni che è stato possibile raccogliere. I lavori hanno allarmato i residenti contrari, che hanno mosso subito i primi passi nei confronti del II municipio chiedendo chiarimenti, anche tramite la convocazione di una commissione trasparenza. Ad aprile 2021 il comitato per la valorizzazione e tutela del complesso archeologico monumentale di Sant'Agnese fuori le mura ha presentato un esposto alla Regione per "presunto abuso edilizio". 

Anche la Soprintendenza archeologica alle belle arti e paesaggio di Roma un anno fa scrisse una lettera, in risposta alla richiesta di nulla osta della società che gestisce il parcheggio, sottolineando la sussistenza di vincoli sull'area. Da quel momento, dunque, nulla è più accaduto, finché come fa sapere il consigliere Pd Andrea Rollin, presidente della commissione ambiente "è stata decisa la chiusura dell'attività in mancanza di permesso". 

Il parcheggio è ancora pieno di macchine, ma come spiega l'esponente della maggioranza "non viene fatta pagare la tariffa e le sbarre sono sempre alzate, non c'è il custode all'ingresso. Il municipio non può mettere i sigilli a meno che non ci siano sentenze di abuso, ma la società che gestisce il parcheggio non può effettuare l'attività come fino a qualche giorno fa". Il rischio, per le migliaia di abitanti della zona, è che nel giro di poco la proprietà decida di chiudere tutto. A quel punto addio a 300 posti auto. 

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