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Dietrofront sul Waterfront: il consiglio del XIII municipio boccia il progetto

Quello che doveva essere il nuovo fiore all'occhiello del mare di Roma ristrutturato dal sindaco Alemanno, rimarrà (per ora?) solo un progetto. Vizzani difende però il suo operato: "Crediamo nelle potenzialità di questo progetto"

Ostia fa marcia indietro: niente Waterfront. Almeno per ora. Questa mattina, durante il consiglio municipale, il consigliere del Pdl Stefano Salvemme ha presentato un documento che ha di fatto stoppato l’ecomostro voluto fortemente dal Comune di Roma e dal sindaco Gianni Almeanno che avrebbe portato, sul lungomare del mare di Roma, metri cubi di cemento. Lo stop, momentaneo o meno, sarà destinato a far discutere.

Insieme all’ordine del giorno sono stati presentati due emendamenti, di cui primo firmatario è Tonino Ricci, capogruppo di Italia dei valori, entrambi votati a maggioranza con 11 voti. Nel primo il centrosinistra chiede che qualsiasi progetto riguardi il municipio XIII e che coinvolga le associazioni e i comitati. Nel secondo, ulteriormente rafforzativo del precedente, viene chiesta una riduzione delle cubature sia residenziali che non residenziali, ossia commerciali.

IL PROGETTO - "Non si tratta di una bocciatura del Waterfront – ha dichiarato Giacomo Vizzani, Presidente XIII Municipio – ma di un documento che crede nelle potenzialità di questo progetto. Il Consiglio impegna il Presidente del Municipio a farsi tra i promotori della realizzazione di questa iniziativa. Un legittimo diritto che vede il Waterfront come risorsa importante di cui la cittadinanza deve conoscerne le peculiarità e esserne, allo stesso tempo, partecipe".  Di fatto, però, dopo un consiglio municipale durato due giorni, si è consumato uno strappo clamoroso tra il Sindaco Alemanno e la sua maggioranza nel parlamentino del litorale. E' stato infatti approvata, anche coi voti dell'opposizione di centrosinistra, la mozione presentata dai consiglieri PdL Salvemme, Colloca e Picca che sconfessa il progetto di valorizzazione del Waterfront di Roma presentato più volte dallo stesso Sindaco Alemanno come uno dei più importanti progetti urbanistici della sua amministrazione.

IL DIETROFRONT - "Con l’approvazione dell’ordine del giorno – ha dichiarato Stefano Salvemme, esponente del Pdl - si chiude un percorso iniziato a marzo dello scorso anno nella commissione attività produttive, dove sono state vagliate le opportunità di sviluppo economico e commerciale, vista la competenza della stessa commissione, per il nostro territorio. Il percorso ha trovato una serie di ostacoli perché a livello municipale nulla risultava e risulta ancora agli atti. Gli uffici dipartimentali competenti sono stati sollecitati più volte ed invitati in commissione, ma abbiamo registrato la loro assenza. Oggi invece si è aperta la strada all’interno del XIII municipio e per questo ringrazio i miei colleghi. Il documento non nasce da un colore politico ma è stato partorito dall’intera commissione. Siamo così arrivati a votare all’unanimità, un documento che rivendica il ruolo del XIII municipio rispetto alla centralità del Campidoglio. La tappa successiva sarà l’istituzione, il prossimo fine settimana, di un tavolo partecipato con le realtà rappresentative delle varie categorie locali e dei cittadini del municipio – ha aggiunto Salvemme in una nota – In questo modo definiremo cosa deve essere secondo noi l’affaccio di Roma sul mare. Le soluzioni urbanistiche e architettoniche conseguenti saranno invece delegate ai professionisti. Il nostro obiettivo è quello di confezionare un pacchetto di proposte che nascono dal territorio da presentare al Sindaco Alemanno. Continuiamo a sostenere – ha concluso Salvemme – che il Waterfront sia una ricchezza per il nostro territorio perché apre finalmente il dibattito sulla riqualificazione del lungomare di Ostia".

IL DOCUMENTO -  Il documento, approvato con 19 voti, ha raccolto i consensi di tutto il parlamentino lidense. L’ordine del giorno avrebbe dovuto essere discusso ieri sera durante i lavori del consiglio ma, mancando il numero legale, se n'è parlato oggi.Nel documento si parla di "mancata partecipazione della città" e di riunioni che si sarebbero svolte a porte chiuse con "esponenti della giunta comunale e della segreteria del sindaco" per esaminare progetti immobiliari presentati da privati sulle aree pubbliche del lungomare.

L'OPPOSIZIONE - "Si tratta di una giornata molto importante per Ostia - esulta Paolo Orneli, ex presidente del XIII Municipio e attualmente consigliere Pd di opposizione -. Il consiglio municipale, da destra a sinistra, ha preso atto di quanto sia insostenibile, dannosa e profondamente sbagliata l'idea di Alemanno di voler svendere le aree pubbliche del lungomare e del centro di Ostia per promuovere una colata di cemento di quasi due milioni di metri cubi senza uno straccio di risorsa pubblica per le infrastrutture e i servizi. Oltretutto, senza neanche coinvolgere i cittadini e le associazioni in una discussione aperta su questi devastanti progetti speculativi".

"Il sindaco - incalza Giuseppe Sese, congliere del PD - prova a salvarsi rispetto al disastro che ha fatto in questi 4 anni, sbandierando il progetto del waterfront come  la panacea di tutti i mali del Litorale, la sua maggioranza propone un documento che passa grazie al voto del PD e dell'opposizione tutta che ne mette in risalto tutto i limiti accusando il Sindaco di snobbare il governo municipale non coinvolgendolo mai nelle decisioni che riguardano il territorio. La maggioranza locale prova a salvarsi prendendo le distanze dal sindaco, ma siccome non ha idee nel momento di discutere il nostro docunto la stessa maggioranza non avendo più i numeri ha deciso di occupare l'aula

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