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Gli imprenditori di Ostia fanno sentire la propria voce: "In passato è mancato dialogo. Ecco le richieste al nuovo presidente del X Municipio"

L'Ascom-Confcommercio, l'associazione dei commercianti di Ostia e litorale romano che ha oltre mezzo secolo di storia alle spalle, ha le idee chiare su cosa chiedere al nuovo presidente del X Municipio

Valeria Strappini, imprenditrice di 42 anni e titolare del ristorante 'Re Carlo' ad Ostia, ha le idee chiare. La Presidente Ascom Confcommercio Roma Litorale Sud, in vista delle elezioni, ha voluto prendere di petto tuttii i candidati presidente invitandoli nella sede dei commercianti del X Municipio per esternare i propri desiderata a chi sarà chiamato a governare il parlamentino lidense per i prossimi 5 anni. I commercianti, gli imprenditori e chi si occupa di turismo chiede un maggiore coinvolgemento, che in passato è mancato, come sottolinea proprio Valerie Strappini in una intervista a RomaToday.

Presidente Strappini, l’appuntamento elettorale del 3 e 4 ottobre si avvicina, quale sono le istanze dei Pubblici Esercizi, rappresentati da Ascom Confcommercio Roma Litorale Sud alla futura Amministratori del Municipio X?

Gli imprenditori si aspettano un cambio di passo nella qualità e nell’efficacia nei rapporti con la    Pubblica Amministrazione” e l’Ascom-Confcommercio chiede presenza con i propri rappresentanti in tutte le Commissioni che riguardano il settore economico produttivo. Chi guiderà la nostra città i prossimi anni avrà una grande responsabilità e dovrà incoraggiare la ripresa delle imprese del commercio, dei servizi e del turismo con una visione moderna di Litorale.

Il comparto produttivo del litorale romano vive un periodo di difficoltà economica, lo stesso trend riscontrato a livello romano per le ragioni che conosciamo legate alla crisi pandemica. Congiuntura economica che va a gravare sulla situazione di stallo in cui Litorale già versava, per le ragioni che storicamente conosciamo e che ha maturato ad un sentimento comune di sfiducia nei confronti delle Istituzioni, delle Amministrazioni che si sono susseguite.

Nel corso del Convegno dal Titolo “Sulla Via del Commercio” Lei, in qualità di Presidente  ha proposto un Patto che lega il comparto produttivo ad una promessa di fiducia nei confronti della Pubblica Amministrazione. Cosa rappresenta?

Purtroppo in passato non vi è stato sempre dialogo e sono state intraprese delle azioni e delle scelte amministrative senza alcuna preventiva informazione e concertazione gli operatori economici.

L’ascolto e la partecipazione devono essere una costante dell’azione amministrativa soprattutto a  livello municipale: come Ascom Confcommercio Roma abbiamo bisogno di un confronto continuo con l’istituzione locale. Le imprese, i pubblici esercizi, i negozi, i ristoranti, gli stabilimenti balneari, tutte le attività produttive sono le sentinelle sul campo ed i preziosi alleati delle istituzioni per la crescita e la valorizzazione della città.

E’ questo il momento di pensare alla razionalizzazione delle entrate locali, ad un coordinamento con l’Amministrazione per lo sviluppo economico, il commercio, il turismo, mobilità e trasporti, lavoro e mobilità .Infine servirà una cabina di regia per questo territorio che sappia cogliere soluzioni innovative con una visione snella  e moderna di città.

Nel corso del Convegno organizzato da Ascom - Confcommercio Litorale Sud si è parlato di Abusivismo commerciale, qual è la vostra proposta in merito?

L’abusivismo commerciale rappresenta un serio problema di concorrenza sleale, danneggia il libero mercato e l'economia del territorio, soprattutto in alcune aree depresse, tarpa le ali alla ripresa economica e all’imprenditoria sana che invece lavora nelle regole.In primis è essenziale l’adozione di misure a contrasto in termini di regolamentazione normativa, di controllo frequente e strutturale sul territorio e di azioni che diano più risalto all’attività di repressione degli illeciti. Oltre al riordino normativo, bisogna poi passare un secondo step, quello di un’azione di controlli frequenti e strutturali oltre alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Le forze dell’ordine giocano un ruolo fondamentale di coordinamento e controllo sul territorio,  in particolare nel periodo estivo, quando Ostia è invasa da soggetti che costituiscono l'ultimo anello di un fenomeno più preoccupante, spesso controllato anche dalla criminalità organizzata, sia italiana che di diverse etnie. Dai dati dell’Osservatorio economico di Confcommercio Roma emerge un indicatore allarmante: l 36% imprese ha chiesto un finanziamento e si stanno indebitando. Numeri che esprimono una crisi della liquidità, ovvero l’incapacità delle imprese del terziario di far fronte al proprio fabbisogno.

Cosa può fare la Pubblica Amministrazione per risollevare il settore terziario?

La prossima amministrazione dovrà essere un partner attivo e propositive accanto alle imprese. Le aspettative sono elevate perché lo stato attuale è critico.  Il settore terziario, che rappresenta il 76% delle imprese della Capitale ha subito gravi crolli di fatturato. Per aiutare le imprese ad uscire dalla crisi è necessario snellire, ridurre e ottimizzare i procedimenti amministrativi. Ci aspettiamo un’Amministrazione che supporterà le iniziative economiche in un’ottica di crescita e sviluppo, un Amministrazione che tenda la mano anche e soprattutto sotto l’aspetto tributario: Abbiamo proposto una politica di razionalizzazione dei tributi locali con l’alleggerimento di alcuni contributi oppure agevolazioni tributarie in cambio di un servizio svolto dalle nostre imprese. Un esempio fra tutti: il pagamento della Tari, i nostri associati sono stanchi di pagare la tariffe sui rifiuti più alte in Italia.

Di ritorno al centro della pubblica opinione e del dibattito politico il tema del decentramento amministrativo. Qual è la vostra posizione?

Sappiamo che un pieno decentramento amministrativo passa per politiche di livello nazionale e comunale, ma l’assetto istituzionale di Roma Capitale non funziona. E’ fondamentale decentrare poteri, risorse economiche al Municipio X. Dunque rafforzare competenze e poteri decisionali a livello locale. 

Il titolo dell’iniziativa che avete organizzato è “Sulla via del Commercio. Strade da percorrere per la pianificazione strategica del Litorale.  Le strade, usando la metafora, sono un asset importante  per migliorare la vivibilità all’interno del Municipio, sviluppare indotto per il commercio.

Il Litorale romano è piombato in un’incredibile situazione di isolamento che non è più accettabile. L’esigenza strategica di potenziare le infrastrutture e la linea su ferro è uno degli asset per lo sviluppo economico del X Municipio e per il miglioramento della qualità della vita della comunità imprenditoriale ed anche residente. Serve un piano per il potenziamento delle infrastrutture dei servizi pubblici e privati finalizzati al collegamento del Litorale con il centro città e con l’aeroporto? 

È evidente sia per l'Amministrazione uscente che per i nuovi candidati Sindaci che la strada della rinascita economica di Roma passi per il turismo. Cosa manca ad Ostia per diventare una meta turistica?

Da tempo partecipiamo ai Tavoli per ragionare  sul ruolo che il litorale romano dovrebbe avere nel progetto di rilancio turistico di Roma, che non ha una vera alternativa al centro storico, che non riesce ad aumentare la presenza media di tre giorni nella Capitale. Il nostro territorio ha delle specificità che possono trovare riscontro nello slow tourism, ed in quelle nicchie di mercato di chi cerca la particolarità dell’esperienza, in linea col post turismo di massa. Archeologia, mare, sport, enogastronomia. Servirà una grande azione di marketing territoriale per far emergere un prodotto turistico che già è in embrione ma non è messo a sistema e non è comunicato a livello internazionale.

Non dobbiamo dimenticare che il settore dei pubblici esercizi e della ristorazione rappresentano il volano del turismo. I servizi, l’offerta enogastronomica e commerciale assumono un ruolo centrale nell’esperienza del soggiorno e, soprattutto, come leva in grado di aumentare le occasioni di spesa e di permanenza media. Il mio sogno vedere il Litorale romano non solo come luogo che attrae come meta, ma come luogo di permanenza. Vorrà dire che avremmo raggiunto il nostro obiettivo di migliorare la qualità della vita ed avremo trasformato la città in un logo dove i turisti, desiderano non solo fermarsi, ma sognare di vivere e lavorare. 

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