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Torre Acea, Perlusz a 'OstiaToday': "Basta morti, togliete le antenne"

A novembre saranno 5 anni che l'accordo è stato firmato e ad oggi sono state eliminate solo le prime 15 antenne, ma le 9 restanti sono state rimodulate

Sole tipico di una ottobrata romana, bambini che giocano e adulti che passeggiano in bicicletta. E' il lato bello del Parco della Vittoria, ad Ostia. Il lato brutto è contrassegnato dallo stato di, quasi, abbandono del Punto Verde Qualità e dal degrado in cui versano i marciapiedi. C'è dell'altro però, c'è anche un lato oscuro: ci sono ancora le "maledette" antenne che svettano sulla Torre Acea.

Per saperne di più, 'OstiaToday', ha incontrato Alessandra Perlusz presidente del comitato di quartiere Parco della Vittoria-Silvio Messina ma soprattutto "mamma" dell'intera zona del Lido: Già perché tanti cittadini, curiosi e preoccupati, si rivolgono a lei per avere risposte sulla situazione delle antenne.
 
"Mi fermano per strada. Le domande sono sempre le stesse, la risposta è una sola: fin quando potrò mi batterò in favore del completo smantellamento dei nove ripetitori presenti sull’edificio". Determinata, decisa e anche un po' testarda la signora Perlusz ci fa un quadro, quasi apocalittico, della vicenda. 
 
La presidentessa del CdQ Parco della Vittoria, nei giorni scorsi è tornata a lanciare l’allarme chiedendo la dismissione dei restanti ripetitori. Ed intanto, purtroppo, nel quartiere si continua a morire. Nel corso degli anni, infatti, il numero delle patologie tumorali, e dei conseguenti decessi, è stato decisamente preoccupante.
 
Un palazzo di viale della Vittoria è stato definito addirittura "reparto oncologico" per i tanti cittadini che si sono ammalati e purtroppo morti. "Quel palazzo - spiega Perlusz - dista appena 35 metri dalla torre. Su 11 abitanti, 7 sono malati e 2 ne sono già morti. Addirittura, in una famiglia di 4 persone si registrano 3 tumori ed una patologia alla tiroide". Da brividi e la statistica sembra troppo alta per definirla "caso". In quel palazzo che sembra maledetto le tapparelle e le serrande sono abbassate come per voler limitare i danni. 
 
"Silvia, una giovane sposa, è deceduta nel 2004 per un tumore. L'esposizione costante e fissa a quel bombardamento di onde elettromagnetiche ha vanificato le pesanti cure chemioterapiche. Ludovica, la seconda vittima, ha lottato da un tumore all'altro sin dal 2001 ed è deceduta l'anno scorso". E' quanto racconta Alessandra e dai suoi occhi cristallini si percepisce tutto il calvario a cui sono state sottoposte le due donne. "Da considerare che non tutti dichiarano la loro malattia - continua - Alcuni se ne vergognano o non la vogliono condividere con gli altri. Ma le cose si sanno e la conta dei malati e di chi non c'è più si allunga in continuazione".
 
Il bollettino di guerra illustratoci dalla Perlusz, purtroppo, continua. "Su viale del Lido ci sono stati almeno 4 morti per leucemie fulminanti". Un nuovo caso è di questi giorni in via Capitan Casella 3. L'elenco è drammaticamente lungo. Il CdQ ha chiesto con forza l'intervento dei gestori di telefonia mobile interessati e del presidente del XIII Municipio Giacomo Vizzani per risolvere il problema ma purtroppo "non c'è stata alcuna risposta. Nel 2008, noi cittadini, abbiamo addirittura proposto 3 siti alternativi".
 
"Abbiamo deciso allora di muoverci per conto nostro. Lo scorso 6 settembre abbiamo scritto al sindaco di Roma Gianni Alemanno portandogli un dossier con documenti e richieste di intervendo. Mi chiedo come mai anche l'Acea non faccia nulla. A noi, adesso, non interessa più il monitoraggio elettromagnetico. Vogliamo che quelle antenne spariscano". 
 
Le prime avvisaglie nel 2002. "Quasi non volevo crederci. Il nostro comitato è nato per in opposizione al progetto deI 'Punto Verde Qualità' approvato dal Comune di Roma. Poi però le cose sono cambiate". Il 3 luglio 2005 tre membri del Comitato, che presidiavano l’ingresso alla Torre per sensibilizzare la cittadinanza e le autorità sul problema, sono stati investiti da un’auto impazzita. Ricoverati in ospedale, il 4 luglio Silvio Messina è morto. Da allora il Comitato ha assunto il nome di Comitato Cittadino Parco della Vittoria-Silvio Messina. 
 
La morte di Silvio, però, non è stata vana. "Questa tragedia ha scosso anche l'allora sindaco Walter Veltroni che ha voluto porre fine a questa storia. La torre - spiega Perlusz - è anche a partecipazione comunale e quindi il Comune ha voce in capitolo. Grazie a lui, all'ex presidente del municipio, Paolo Orneli, al vice presidente Alessandro Onorato, alla disponibilità del presidente dell'Acea, Fabrizio Fabiani a rinunciare agli introiti derivanti da tale concessione, si è giunti allo storico accordo del 29 novembre 2007 in base al quale entro 2 anni dalla sua firma le antenne dovevano essere dislocate".
 
A novembre saranno 5 anni che l'accordo è stato firmato. Ad oggi è stato fatto solo il primo passo. Sono state eliminate le prime 15 antenne delle 24 presenti. Ma le restanti 9, quelle in cima alla Torre, sono state rimodulate ed innalzate. Sia ben chiaro che ci rendiamo conto che i cellulari sono una realtà, una necessità, e che migliorano la qualità della vita ma, e non è retorica, la salute vale di più di qualsiasi smartphone. 
 
La chiacchierata finisce. Il sapore del caffè del bar ci riempie la bocca. Resta però l'amaro per una situazione tanto drammatica quanto assurda. Sullo sfondo, la torre Acea con le sue antenne fa sempre più paura. Acea: azienda cancerogena elettrosmog antenne. Si legge sugli striscioni fuori dal Parco della Vittoria.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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