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Ostia, Casapound attacca sulla riapertura del Teatro del Lido

"Vicenda squallida, dagli occupanti della struttura sono partite aggressioni, manifestazioni negazioniste sulle foibe e contro presentazioni di libri"

"Migliaia di euro pubblici saranno spesi per la ristrutturazione del Teatro del Lido, per 5 anni in realtà è stato un centro sociale occupato da collettivi studenteschi e della sinistra radicale, ed altrettanti saranno spesi per garantire quattro posti di lavoro a tempo indeterminato agli ex occupanti, tra cui Filippo Lange, candidato di Sel alle primarie del Pd che da questa amministrazione come dalla precedente continua ad ottenere spazi, benefici e finanziamenti". 

Così Luca Marsella, responsabile e candidato presidente di CasaPound Italia per il X Municipio (ex XIII), ha commentato l'accordo siglato tra Roma Capitale e gli occupanti ai quali sarà affidata la gestione e la programmazione culturale della struttura e garantiti quattro posti di lavoro all'interno di Zètema Progetto Cultura. 

"Una vicenda assurda - ha continuato Marsella - se si pensa che proprio dal Teatro del Lido in questi anni sono partite aggressioni fisiche dettate dall'odio e dall'intolleranza politica, manifestazioni negazioniste sulle foibe e contro la presentazione di libri nell'adiacente biblioteca non graditi agli occupanti del centro sociale. Il centrodestra ed il presidente Vizzani, nel silenzio di tutte le forze politiche di destra e di sinistra, regalano senza alcun criterio prima della fine del mandato elettorale, posti di lavoro a tempo indeterminato e soldi pubblici a Sel e ai collettivi della sinistra radicale. Se davvero il Teatro del Lido sarà uno spazio pubblico e non un centro sociale politicizzato ci aspettiamo da subito che possa essere utilizzato dal nostro movimento per presentazioni di libri o spettacoli teatrali ma ne dubitiamo fortemente viste le iniziative organizzate fino ad oggi da chi sarà anche il futuro gestore. E' infine evidente che a far naufragare gli slogan contro il sistema, le manifestazioni contro questa amministrazione ed i poteri forti di questo territorio degli occupanti e dei collettivi di sinistra siano bastati l'assegnazione della struttura e quattro posti di lavoro offerti da chi si diceva di combattere. Come è chiara, ora che è stata gettata la maschera, la strategia di chi da una parte gridava contro tutto e tutti e fomentava giovani e studenti inneggiando all'antifascismo militante e dall'altra dialogava con le istituzioni sfruttando la propria posizione per ottenere benefici personali".


"Premesso che la conquista di un posto di lavoro, il sottoscritto e CasaPound Italia, la augurano a tutti i giovani di Roma e tutti i disoccupati del territorio , vogliamo conoscere i reali motivi - ha aggiunto Ferdinando Colloca, candidato consigliere di Cpi al Comune di Roma - per i quali l'occupazione di una struttura del genere sia stata tollerata per ben 5 anni e ora sia stata affidata ad occupanti su cui ancora pendono denunce per tali abusi. Ci sono delle responsabilità oggettive sull’intera vicenda , responsabilità che sicuramente allontaneranno gran parte degli elettori di centrodestra dal voto,  che pensavano di trovare  in Giacomo Vizzani, presidente del municipio XIII, Dino Gasperini, Assessore alle politiche culturali per Roma Capitale e nel Sindaco Gianni Alemanno persone garanti della giustizia e della libertà di pensiero di tutti i cittadini romani. Questa triste storia ci racconta uno spaccato di una politica e di una casta che non vogliamo più al governo di questa nostra città - ha concluso Colloca – e proporrò provocatoriamente a ZETEMA’ all’interno del Teatro del Lido uno spettacolo teatrale-performance dedicati al 150° anniversario della nascita di Gabriele D'Annunzio in modo da testare la reale trasversalità culturale della nuova direzione artistica"

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