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Ostia, stagione balneare salva per i 37 concessionari dei lidi: Tar rimanda decisione su bando M5s

Federbalneari ha "sempre sostenuto che il bando fosse illegittimo e discriminatorio al punto che si è costituita a difesa delle imprese associate"

Stagione balneare salva per i 37 concessionari degli stabilimenti di Ostia a cui il Campidoglio aveva messo a bando le spiagge per affidarle a nuovi gestori. La seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha infatti rimandato al 22 settembre prossimo la decisione sulla scelta del Comune di Roma.

Una posizione che permetterà ai 37 attuali concessionari di aprire gli stabilimenti il 1° maggio prossimo, salvando la stagione balneare e le attività.  

Il rinvio all'udienza a fine estate è scaturito per permettere un approfondimento sulle richieste dei balneari, ma anche dopo dopo la scelta del M5s che aveva già scelto di fare un passo di lato sul bando

"Accogliamo con soddisfazione la giusta sentenza del TAR del Lazio", ha dichiarato Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia che ha sempre sostenuto che tale bando fosse "illegittimo e discriminatorio al punto che si è costituita a difesa delle imprese associate con un intervento ad adiuvandum sostenendo l’impianto difensivo delle 37 imprese romane".

Il Comune di Roma non potrà avviare alcuna ulteriore azione, dice il TAR Lazio, a tutela delle imprese ricorrenti, altrimenti si configureranno nuove esigenze di sospensione del bando. "Scelta giusta del TAR Lazio che ha fissato al 22 settembre 2021 l’udienza per la trattazione di merito del ricorso incentivando di fatto l’arresto ed anche la possibilità per il Comune di Roma di procedere in alcuna direzione", aggiungono i balneari.

"Ora è necessario che le imprese si concentrino sin da subito ad avviare al meglio la stagione balneare ormai prossima, in attesa delle scelte che matureranno presto con il nuovo Governo Draghi che dovrà difendere nei prossimi giorni il comparto del turismo balneare in Commissione UE con il nuovo Ministro, rispondendo alla lettera di messa in mora. Guardiamo avanti con fiducia auspicando che termini questo strano momento per le imprese balneari di Roma evitando lo stallo in una fase così difficile per la nostra economia e in un quadro di profonda incertezza. Uno scenario che eviteremmo volentieri alla collettività e ai cittadini di Roma", conclude Maurelli.

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