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Ostia Ostia / Via Adolfo Cozza

Ostia: amianto nella scuola bruciata 5 anni fa, sequestrata discarica a cielo aperto

Sigilli all'area di via Cozza dove, una volta, era presente l'asilo Do.Re.Mi. Diverto bruciato e distrutto cinque anni fa. I genitori denunciarono il fatto alla Procura e alla Corte dei Conti

Nastro e sigilli all'ex asilo DoReMi Diverto a Ostia. E' il risultato di una operazione della Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera su mandato del pm Mario Palazzi titolare delle indagini sull'ex plesso di via Cozza bruciato nel 2012. Una vicenda che nasce da lontano, subito dopo quel violento rogo.

La storia della DoReMi Diverto

I resti delle fiamme portarono alla luce uno scenario composto da amianto misto a detriti. La giunta di centrodestra dell'allora presidente del X Municipio Giacomo Vizzani stanziò 2 milioni e 500mila euro per il progetto di ricostruzione della scuola. Peccato che questi soldi, rimasti nel buco di bilancio, non furono mai utilizzati.

Dopo tre mesi dall'incendio fu quindi richiesta la verifica del terreno all'Arpa che sentenziò: l'amianto crisolito presente era materiale pericoloso e da rimuovere immediatamente. L'ammasso cancerogeno, invece, rimase lì fino al maggio 2013, data di insediamento della giunta Andrea Tassone, l'ex presidente del X Municipio condannato in primo grado a 5 anni nell'inchiesta di Mondo di Mezzo.

I soldi stanziati e mai spesi

I genitori, però, non si danno pervinti. Costituiscono il Comitato Genitori Doremidiverto e nel 2015 fanno un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti. A supportare la loro battaglia anche il Movimento 5 Stelle con una interrogazione a marzo 2014.

Il dito viene puntato sulla cifra di 908mila euro stanziati in somma urgenza per la bonifica dall'amianto e volatilizzati nel nulla. "In questi anni abbiamo visto solo porte sbattute in faccia, silenzi assordanti e manovre oscure per quell'area. Un'area che ricordiamo era una scuola materna e che sulla quale sono state operate oscure manovre ed investite invano ingenti somme", sottolineano i genitori che, per anni, hanno chiesto conto dei 2,5 milioni di euro stanziati per il progetto e la ricostruzione e dei circa 500 mila euro tra coperture e sistemazioni varie dopo l'incendio. "Vogliamo che la scuola risorga".

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Sequestrata l'area di via Cozza

Ad aggiungere pepe alla vicenda c'era anche la questione relativa alla cessione dell'area di via Cozza al Vicariato che si era offerto, a proprie spese, di bonificare l'area dall'amianto per poter poi usufruirne trasformandola in mensa Caritas. Un autogol della giunta Tassone secondo il capogruppo capitolino del M5S Paolo Ferrara e la prossima candidata per il X Municipio Giuliana Di Pillo: "Alla fine tutto è ricaduto sulle tasche dei cittadini in quanto l'area è stata successivamente consegnata gratuitamente al Vicariato dal Dipartimento Patrimonio con atto formale".

A dicembre 2016, dopo tutte queste vicissitudini, il Vicariato mandò quindi una lettera al Patrimonio in cui rinunciò all'area. E così si arriva al sequestro di oggi: "Dopo anni di ridicoli temporeggiamenti e rimpalli di responsabilità fra centrodestra e centrosinistra si è giunti al risultato solo grazie all'iniziativa dei cittadini- - sottolineano i pentastellati - Noi siamo sempre stati gli unici a dare voce e speranza ai genitori, e tutti i dati e i documenti in nostro possesso possono confermarlo, senza tema di smentite".

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