Salvatore Colloca non è più capogruppo della Pdl nel XIII Municipio. Un duro colpo per la Maggioranza della giunta presieduta da Giacomo Vizzani. "Reputo il mio mandato terminato - ha dichiarato Colloca - È una questione di dignità politica: non credo di essere più la persona giusta per fare da collegamento tra la giunta e il consiglio. Sono stato corretto fino alla fine riuscendo a tenere un gruppo composto anche da 16 consiglieri e conseguendo in questi anni ottimi risultati. Fare il capogruppo Pdl sul territorio è stata una missione, perchè siamo stati completamente abbandonati da Roma. Tutto ha un limite". Sulla possibilità di lasciare il Pdl, Colloca ha riferito che "per il momento non accadrà".
Va detto però che un movimento ci potrebbe essere. Angelo Paletta, presidente del Gruppo consiliare Udc al Municipio XIII, "inviata" l'ormai ex avversario nel partito centrista: "Le dimissioni di Colloca sono un chiaro messaggio politico di una persona leale verso l'istituzione, verso i cittadini e verso se stesso. Ora che ha fatto il passo responsabile delle dimissioni da capogruppo, Colloca rientra tra quelli che non possono tollelare oltre questa amministrazione ed ora può iniziare ad esprimere liberamente il suo pensiero. Pertanto lo invito a fare una scelta di campo e ad avvicinarsi ad una posizione partitica più vicino alle sue idee moderate".
Arrivano i primi commenti. Paolo Orneli, consigliete del PD, su Facebook commenta così: "Lo stiamo dicendo da tempo. Siamo di fronte ad un immobilismo vergognoso e una evidente inadeguatezza politica ed amministrativa che è ormai diventata insostenibile. Ad Ostia come a Roma. Non è un'opinione di parte, ma la realtà oggettiva dei fatti: dallo scandalo della ferrovia Roma-Lido al blocco di qualsiasi investimento sulle infrastrutture; dal degrado di verde e giardini al crollo della qualità nei servizi alla persona e degli investimenti su scuola, cultura e spazi pubblici; dai progetti dissennati per rovesciare sul litorale milioni e milioni di metri cubi di nuovo cemento alla totale inerzia su temi delicatissimi come la sicurezza idraulica e il risanamento dei quartieri esistenti; dalla mancanza di trasparenza su affidamenti di spiagge e lavori pubblici senza gare d'appalto alla situazione fuori controllo delle infiltrazioni mafiose nelle attività economiche".
