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Martedì, 16 Aprile 2024
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Ostia, via libera del Comune al piano di utilizzo degli arenili: aumentano le spiagge libere

Gualtieri: "E' uno strumento fondamentale per rendere il litorale più bello, accessibile e fruibile".

Un passo in avanti per la definizione delle nuove regole d’impiego delle spiagge. Dopo l’approvazione della giunta Gualtieri ed il parere positivo del municipio X, il piano di utilizzo degli arenili (PUA), nella sua versione preliminare, è stato approvato anche dall’Assemblea Capitolina.

Con il nuovo provvedimento, che per diventare operativo necessita di una valutazione ambientale strategica (VAS),  l’amministrazione cittadina apre la strada all’abbattimento d’una parte del lungomuro che impedisce la visione del mare. Incrementa lo spazio a disposizione delle spiagge libere e riduce, in maniera anche consistente, il numero delle concessioni rilasciate per l’utilizzo dell’arenile.

Cosa prevede il PUA

Il via libera del Campidoglio arriva così ad un anno e mezzo di distanza dal PUA che era stato varato dalla regione Lazio. L’ente di rango superiore ha infatti indicato il solco entro il quale i comuni costieri dovevano muoversi per definire il proprio piano. Quello di Roma, prevede ad esempio di dedicare alle spiagge libere più del 50% degli, la quota minima stabilita dalla regione. Nella capitale, considerando Castelporziano, si sfiora il 65%. Un terzo di queste è poi previsto nell’area urbana. 

Tra le novità, previste già nel PUA regionale, figura la garanzia di varchi di accesso agli arenili pubblici ogni 300 metri (quella è la distanza massima accettata). E’ confermata l’intenzione di migliorare la visibilità della costa, oltre che l’accessibilità, che va realizzata liberando del 50% la visuale, con il conseguente abbattimento d’una parte del lungomuro. Sempre sul piano dell’accessibilità, è previsto che ogni stabilimento debba necessariamente essere totalmente accessibile ai disabili più gravi, con passerelle di legno che conducano alla battigia, ai servizi essenziali, ed agli ombrelloni.

Il Piano di utilizzo degli arenili di Roma

Un passo avanti per un litorale più accessibile e fruibile

“Oggi è un giorno molto importante per il nostro mare: il nuovo piano di utilizzazione degli arenili di Roma è stato approvato dall’Assemblea Capitolina. Grazie a un grande lavoro comune con le tante forze e realtà territoriali impegnate per il suo rilancio, abbiamo ora uno strumento fondamentale per rendere il litorale della Capitale più bello, più accessibile e più fruibile” ha commentato il sindaco Gualtieri.

“Arriviamo a questo PUA- ha spiegato in aula l'assessore all'urbanistica Maurizio Veloccia- a 16 anni dal precedente piano. Si tratta di un provvedimento di grande importanza che arriva però tardi, anche perché negli anni scorsi, durante la scorsa consiliatura, nonostante un'ampia dialettica non si è arrivati alla voglia di approvare l'atto. Invece noi crediamo che un'approvazione della proposta preliminare debba finalmente arrivare”.  Per farlo occorre proseguire nel percorso avviato. Perché il PUA, ha precisato Veloccia  “è un atto di autorizzazione all'utilizzo delle aree demaniali marittime ai fini turistici e ricreativi. Non è uno strumento urbanistico. Ora siamo nella fase di adozione della proposta preliminare”. Poi ottenuto il VAS, recepiti gli eventuali correttivi, dovrà tornare in Aula Giulio Cesare per l’ultimo e definitivo via libera. 

La bocciatura del centrodestra

Intanto l’attuale approvazione sta alimentando uno scontro a distanza. C’è chi, come il consigliere leghista Davide Bordoni, ha votato contro perché l’attuale piano “non corrisponde alle esigenze del territorio, è calato dall'alto, senza il minimo confronto con le realtà sociali e imprenditoriali del litorale”. E quindi in sostanza “è un atto che migliora in nulla, anzi peggiora, le condizioni già difficili del mare di Roma”. Sulla stessa linea anche Rachele Mussolini (Fratelli d’Italia) per la quale “lo strumento che si cerca di approvare, non guarda né la prospettiva del litorale come risorsa, né la possibilità di creare dallo stesso nuove potenzialità di crescita. Un disimpegno dannoso” ai danni di imprenditori marittimi che “si sono sempre ingegnati, basterebbe poco per aiutarli a sviluppare nuovi e maggiori servizi”.

Il botta e risposta tra M5s e PD

Soddisfazione è stata invece espressa dal M5s i cui consiglieri si sono dichiarati “orgogliosi” per “il degno approdo dell'ottimo lavoro svolto dalla passata amministrazione Raggi”. I grillini hanno così ricordato che “con le nuove regole tre quarti degli edifici che impedivano la visuale sul mare di Roma verranno abbattuti, lasciando invariata solo una parte residuale fronte spiaggia. Un grande risultato frutto di un grande lavoro effettuato negli ultimi cinque anni di consiliatura”. Una versione confutata dai consiglieri democratici in Campidoglio che, ai colleghi pentastellati, hanno ricordato di “aver avuto a disposizione cinque anni per portare in Aula il provvedimento e darvi attuazione” ed invece “si sono arenati di fronte alle promesse di riqualificazione fatte ai cittadini e rimaste deluse”. Al di là delle differenze di valutazione, un altro passo è stato fatto. Ma il cammino per rendere “più belle e fruibili” le spiagge della Capitale, non si è ancora concluso.
 

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