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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Ostia Ostia  / Via Giovanni Amenduni

Ostiamare, monta la protesta dei tifosi per lo stadio a porte chiuse

Anche per la nuova stagione impianto off limits per i tifosi biancoviola

L’avvio della nuova stagione, che prende ufficialmente il via l'anticipo di sabato 3 settembre contro la Sangiovannese, non sblocca le sorti dell’impianto sportivo di via Amenduni, ad Ostia. Resta a porte chiuse per i tifosi che, dallo scorso inverno, devono rinunciare a godersi dal vivo le partite dell’Ostiamare.

La protesta dei tifosi

Per protestare contro questa condizione, il primo settembre è stato affisso un lungo striscione. “Chiusura stadio dell’As Ostiamare – vi si legge – ennesima indecenza della politica comunale”. “Serviva dare una voce forte, il grido dei tifosi” si legge sulla pagina facebook “Ultras Ostia Old Story”, gestita dai supporter della squadra del gabbiano biancoviola che hanno invocato una “replica dell’assessore allo sport Alessandro Onorato” oltre che delle vecchia presidenza.

Perché è a porte chiuse

La nuova proprietà intanto, subentrata lo scorso gennaio, tramite il presidente Roberto Di Paolo ha espresso solidarietà nei confronti dei supporter “Siamo dispiaciuti per i tifosi che non possono vedere le partite. Se avessi saputo, quando l’ho rilevata, quali erano le reali condizioni dell’impianto, non avrei fatto quella scelta. Purtruppo lo abbiamo saputo soltanto dopo, cosa singolare peraltro, e ci dispiace che a pagarne le conseguenze siano i tifosi”. Buona parte dell’impianto infatti non si è rivelato a norma per ospitare i supporter che, da febbraio, non possono tifare i calciatori dell’Ostiamare. Con tribune e spogliatoi non a norma, non viene rilasciata l'autorizzazione necessaria ad esercitare il pubblico spettacolo. 

La lettera del presidente ai tifosi

La solidarietà 

“Come Lega esprimiamo la nostra solidarietà alle società di calcio di Ostia - Ostia Mare, Rodolfo Morandi e Conauto - in protesta perché ancora impossibilitati ad utilizzare – ancora inagibile - lo stadio di via Amenduni, struttura che, tra l’altro, sta subendo il restyling a spese della nuova proprietà dell’Ostia Mare” ha dichiarato Monica Picca la capogruppo leghista in municipio X. “Spiace che a così a pochi giorni dal via dei campionati di Serie D ed Eccellenza e della Coppa di Promozione, sia ancora tutto fermo” ha aggiunto la consigliera leghista prima di invitare il “sindaco di Roma Gualtieri e la sua giunta ad intervenire per risolvere velocemente lo stallo”.  

La replica di Roma Capitale

In relazione all’impianto sportivo in concessione alla A.S. Ostia Mare, sito ad Ostia in via Amenduni, agli atti della direzione sport di Roma Capitale non risulta alcuna inadempienza da parte dell’amministrazione. 

Da quanto emerge dall’analisi documentale, l’impianto in questione è stato oggetto di avvio di procedimento di decadenza sanzionatoria con comunicazione protocollo EA/2022/2320 dell’11.03.2022 in conseguenza di una serie di attività ispettive condotte dai competenti uffici a partire da febbraio del corrente anno (nota protocollo EA/2022/1020 del 4.02.2022 e successive) che hanno confermato l’assenza di titoli autorizzativi validi per diversi manufatti. Tra questi la tribuna, i servizi e gli spogliatoi per i quali è stata riscontrata come titolo, non valido, una dichiarazione di inizio attività temporanea risalente al 2007, cui l’allora concessionario non ha mai dato seguito. Peraltro, in data 17.02.2020 con protocollo QD 2022/3684, la direzione cultura ha informato la Questura di Roma e gli uffici competenti dell’amministrazione capitolina che “al titolare dell’impianto sportivo non è mai stata rilasciata autorizzazione di pubblico spettacolo ai sensi dell’articolo 68 del Testo unico leggi di pubblica sicurezza”.

Al fine di evitare contenziosi e di salvaguardare l’esigenza primaria di assicurare la pubblica fruibilità dell’impianto sportivo, la direzione sport ha avviato con il concessionario una serie di incontri e di approfondimenti atti ad approfondire gli ambiti di criticità e concordare un percorso finalizzato al ripristino dello stato dei luoghi, della legalità e della messa in sicurezza dell’impianto di via Amenduni.

In conseguenza alla successiva istanza presentata dalla A.S. Ostia Mare in data 14.06.2022 con protocollo EA/2022/5531 “per la interruzione del procedimento di decadenza a seguito di avvio della procedura amministrativa di rispristino dell’impianto” è stato comunicato alla società la sospensione della procedura di decadenza “a condizione della completa attuazione e ottemperanza di quanto dichiarato, con particolare riguardo alle demolizioni dei manufatti non autorizzati e alla rimessa in pristino e alle relative tempistiche indicate nel cronoprogramma”. 

Successivamente, in data 3.08.2022, la A.S. Ostia Mare ha comunicato all’amministrazione comunale l’avvio dei lavori previsti “riproponendosi di concluderli interamente secondo le tempistiche previste” e chiedendo l’autorizzazione per apporre temporaneamente “spogliatoi prefabbricati”. Il giorno successivo, in data 4.08.2022 con nota protocollo EA/2022/7444, la Direzione Sport ha immediatamente richiesto il conseguente aggiornamento del cronoprogramma e lo specifico progetto concernerne il posizionamento temporaneo del suddetto container ad uso spogliatoio ai fini del rilascio della relativa autorizzazione. Gli uffici della direzione sport di Roma Capitale sono ancora oggi in attesa da parte della Ostia Mare dei dettagli per valutare quest’ultima richiesta, che rientra nel più ampio progetto presentato dalla società sportiva e accolto dall’amministrazione. E’ auspicabile che la nuova proprietà adempia quanto prima alla richiesta e metta in priorità l’adeguamento e gli interventi necessari a rendere le tribune fruibili ai tifosi.

Articolo aggiornato il 3 settembre alle ore 9.15

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