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Ostia, Vulpiani: "Durante Commissariamento una tregua. Aggressione Spada è segnale alla politica"

Il Prefetto ex Commissario di Ostia ha analizzato l'aggressione di Spada

L'aggressioni di Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi e al suo cameraman è un "segnale alla politica" [qui il video dell'aggressione]. Ne è sicuro il prefetto Domenico Vulpiani ormai ex commissario di Ostia. Ai microfoni di Radio 24 l'uomo delle legge ha detto: "L'arroganza di questo soggetto, che ha picchiato un giornalista in quel modo, vuol dire 'Questo è territorio nostro, adesso lì comandiamo noi'. E' un modo di marcare il territorio. Questo è il brutto segnale che è stato dato alla politica". 

"Durante i 24 mesi che siamo stati lì è come se ci fosse stata una tregua, abbiamo cercato di allontanare le pressioni, le intimidazioni, però sul territorio la permanenza di certi gruppi criminali non potevamo eliminarla. - ha ribadito - Il segnale che è stato mandato anche nei giorni precedenti le elezioni è stato l'incendio di 30 cassonetti. La notte prima delle elezioni hanno incendiato un cassonetto davanti al Municipio in centro di Ostia: un segnale per dire ‘Adesso ci siamo noi’, ed è un segnale ai politici".

Vulpiani quindi sottolinea ai microfoni di Radio 24 che "l'astensionismo così avviene solo nei comuni del sud quando c’è la mafia, è un segnale di paura, 'Non vado neanche a votare'. Il recupero delle zone degradate è la chiave di volta per vincere queste cose. Se uno recupera il degrado urbano recupera anche il degrado sociale. La classe politica, qualunque essa sia, deve mettersi in testa che non si possono fare compromessi con questa gente – prosegue Vulpiani nel corso dell’intervista a Radio 24 -. Non si possono tollerare zone franche, ci si deve riappropriare del territorio".

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