"Vita sì, antenne no": la protesta del comitato di quartiere Ostia lido
E' stato presentato al XIII municipio un report sui casi di malattia presumibilmente legati alle antenne elettromagnetiche di Ostia
Marta Ghironi
12 febbraio 2009 12:44
Continuano le proteste contro le antenne elettromagnetiche di Ostia. Il Comitato di Quartiere Lido Centro, insieme al Coordinamento dei Comitati di Quartiere del Municipio Roma XIII continua l’opera di denuncia della pericolosità delle onde elettromagnetiche che provengono dalla concentrazione elevata di antenne ripetitori di segnale della Telefonia Mobile.
In particolare, l’area sotto accusa è quella di viale della Vittoria, dove, sul tetto della Torre ex Acea sono ubicate ben 12 antenne. I residenti della zona da anni denunciano la situazione scrivendo lettere all’Amministrazione Municipale e ai principali operatori della Telefonia Mobile, senza tuttavia, ad oggi, essere riusciti ad ottenere l’obiettivo che le antenne vengono rimosse e distribuite in maniera più equa.
Ci sono state anche lettere molto toccanti, nelle quali cittadini apportavano testimonianze di tumori, problemi di tachicardie e disfunzioni del cuore. Anche un gruppo di medici ha avvallato queste testimonianze indicando come possibile causa delle patologie proprio la ripetuta e prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche.
Il Coordinamento dei Comitati ha redatto un vero e proprio report dei casi di malattia, con un ampio studio, realizzato con la collaborazione dell’Arpa Lazio ed una mappa dei territori del XIII più a rischio, mettendo in evidenza come zona rossa, proprio viale della Vittoria. Il Report è stato consegnato al Municipio Roma XIII ed inviato anche al Comune di Roma e alla Asl RMD e agli operatori Tim Omnitel e Tre.
Tuttavia, già in passato gli operatori avevano sostenuto che le onde elettromagnetiche non sono nocive se collocate in alto ed avevano preparato un loro studio proprio per dimostrare la non attinenza delle malattie riscontrate dai residenti di zona con la presenza delle antenne. Tale Report era, però, stato subito rimesso in discussione sia dalle rilevazioni Arpa che dalle dignosi dei medici. Intanto si stanno formando gruppi spontanei che periodicamente fanno dei girotondi su viale della Vittoria, gridando forte : . Nei prossimi giorni si sapranno nuovi sviluppi sulla vicenda.
In particolare, l’area sotto accusa è quella di viale della Vittoria, dove, sul tetto della Torre ex Acea sono ubicate ben 12 antenne. I residenti della zona da anni denunciano la situazione scrivendo lettere all’Amministrazione Municipale e ai principali operatori della Telefonia Mobile, senza tuttavia, ad oggi, essere riusciti ad ottenere l’obiettivo che le antenne vengono rimosse e distribuite in maniera più equa.
Ci sono state anche lettere molto toccanti, nelle quali cittadini apportavano testimonianze di tumori, problemi di tachicardie e disfunzioni del cuore. Anche un gruppo di medici ha avvallato queste testimonianze indicando come possibile causa delle patologie proprio la ripetuta e prolungata esposizione alle onde elettromagnetiche.
Il Coordinamento dei Comitati ha redatto un vero e proprio report dei casi di malattia, con un ampio studio, realizzato con la collaborazione dell’Arpa Lazio ed una mappa dei territori del XIII più a rischio, mettendo in evidenza come zona rossa, proprio viale della Vittoria. Il Report è stato consegnato al Municipio Roma XIII ed inviato anche al Comune di Roma e alla Asl RMD e agli operatori Tim Omnitel e Tre.
Tuttavia, già in passato gli operatori avevano sostenuto che le onde elettromagnetiche non sono nocive se collocate in alto ed avevano preparato un loro studio proprio per dimostrare la non attinenza delle malattie riscontrate dai residenti di zona con la presenza delle antenne. Tale Report era, però, stato subito rimesso in discussione sia dalle rilevazioni Arpa che dalle dignosi dei medici. Intanto si stanno formando gruppi spontanei che periodicamente fanno dei girotondi su viale della Vittoria, gridando forte : . Nei prossimi giorni si sapranno nuovi sviluppi sulla vicenda.
Marta Ghironi
12 febbraio 2009 12:44
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