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Martedì, 16 Aprile 2024
Ostia Ostia / Lungomare Lutazio Catulo

Ostia, altro colpo di scena sui varchi al mare: Consiglio di Stato stoppa il Tar

E' stata sospesa la decisione per quanto riguarda gli stabilimenti Shilling - La Rotonda e Marechiaro. Solamente ieri i balneari aveano perso un ricorso al Tar del Lazio

Nuovo colpo di scena nella battaglia legale per aprire i varchi di accesso al mare a Ostia. Gli stabilimenti Shilling-La Rotonda e Marechiaro, che ieri avevano perso un ricorso al Tar contro l'apertura degli accessi, oggi hanno ottenuto dal Consiglio di Stato un decreto che sospende provvisoriamente il provvedimento dello stesso Tar.

Ne dà notizia il legale dei due stabilimenti Adriano Tortora, che ha diffuso il decreto monocratico del presidente della Sesta Sezione del Consiglio di Stato, in attesa della discussione collegiale fissata per il 9 giugno.

>>> LA SENTENZA <<<

Visti il "ricorso in appello", "l'istanza di misure cautelari monocratiche proposta dal ricorrente" e considerato che "l’esecuzione del provvedimento impugnato, in relazione anche agli effetti riflessi, potrebbe determinare un pregiudizio di estrema gravità ed urgenza tale da non consentire nemmeno la dilazione fino alla data della camera di consiglio", per questi motivi il Consiglio di Stato, si legge, "accoglie l’istanza di misure cautelari provvisorie e per l'effetto sospende provvisoriamente per quanto di ragione l’efficacia dei provvedimenti impugnati dinanzi al Tar".

 

Ostia, aperti varchi verso il mare



Soddisfatto l'avvocato Tortora come spiega in una nota: "In questo modo gli stabilimenti balneari destinatari dei suddetti provvedimenti potranno preservare le proprie strutture dall'accesso indiscriminato nelle ore notturne, che si sarebbe venuto a creare con la rimozione dei loro cancelli d'entrata, con tutte le relative conseguenze in termini di sicurezza per le persone e le cose ivi presenti". 

"Si coglie l'occasione, inoltre, per chiarire che i cancelli individuati da Roma Capitale nei provvedimenti impugnati sono delle aperture che non consentono in alcun modo l'accesso diretto al mare, ma permettono esclusivamente di accedere alle strutture ricettive collocate all'interno degli stabilimenti balneari 'Shilling-La Rotonda' e 'Marechiaro'. Rimarrà intatto, allo stesso tempo, il diritto dei cittadini di accedere liberamente (e senza pagare alcun corrispettivo) al mare attraverso gli ingressi degli stabilimenti, così come è sempre avvenuto in passato", conclude.

Duro, invece, il senatore Stefano Esposito, commissario del Pd ad Ostia: "Si ripete ancora una volta il balletto tra Tar e Consiglio di Stato sulle questioni che attengono al ripristino della legalità ad Ostia. Da quando il Comune di Roma è intervenuto con l’abbattimento dei chioschi abusivi a Castelporziano e l’apertura di alcuni varchi al mare di Ostia, stiamo assistendo ad un balletto incomprensibile, e aggiungo ormai inaccettabile, della giustizia amministrativa di Roma e del Lazio”.  

“Sto parlando – prosegue Stefano Esposito – di sospensive date ad horas, quando il Tar riconosce la giustezza dei provvedimenti del Comune di Roma, il Consiglio di Stato le sospende e viceversa; quando addirittura non è lo stesso tribunale a dire prima sì e poi no, o prima no e poi.

Oggi l'ultimo episodio: dopo la decisione del Tar di ieri, arriva la sospensiva della Sesta sezione del Consiglio di Stato, con decisione monocratica, che rimanda nuovamente la decisione sui varchi di un altro mese. Io non voglio pensare male, perché ho un grandissimo rispetto per la magistratura di questo Paese, ma è evidente che i cittadini romani devono sapere che anche la migliore politica e la migliore amministrazione, nelle condizioni che ho descritto, fa molta molta fatica ad operare e ad imporre la legalità minima, che ad Ostia, è sotto gli occhi di tutti, è palesemente violata.

Urge evidentemente una seria riflessione su una riforma della giustizia amministrativa in questo Paese. Noi non ci fermeremo, ma è arrivato il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità, dei ritardi e di queste incomprensibili sospensive ‘a chiamata’ “.

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