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Varchi al mare, i balneari: "Ricorriamo al Tar". Marino: "La spiaggia è di tutti"

I cittadini di Ostia sono divisi tra favorevoli e contrari mentre viene istituito un 'Telefono Blu' per denunciare "comportamenti scorretti dei balneari"

I varchi per il libero accesso al mare di Ostia sono ormai una realtà. Al Pontile, con un blitz fatto alle 5 del mattino, il Comune ha fatto breccia nel 'Lungomuro'. Tra pro e contro in molti hanno iniziato ad utilizzare i passaggi a mare da piazzale dei Ravennati. Il passaggio dal varco sud, a lato del Battistini, è separato dallo stabilimento con una rete che arriva fin quasi sulla battigia. I turisti e i cittadini sottolineano come i varchi consentano di arrivare in spiaggia, ma non di sostare. Sul lato dello stabilimento Elmi, le cabine sono attaccate al passaggio e di spazio ce n'è poco. 

I BALNEARI - Il Presidente di Assobalneari Roma Federbalneari Italia, Renato Papagni ai microfoni del TG3 in merito alla questione è critico: "Il dindaco di Roma Ignazio Marino non faccia i blizt, ma programmi un grande piano di crescita per il Litorale, perché si tratta del Mare di Roma. Questa è un’azione demagogica, con l’abbattimento di due metri di muretto non cambia nulla, serve un progetto turistico per rivoluzionare il modello della balneazione. Anche noi operatori balneari vorremmo abbattere il cemento che non serve ma non possiamo farlo con picchetti e scalpelli. Dal Sindaco di Roma Capitale ci si aspetta un progetto di spessore e grande visione, tutti si augurano la trasformazione del lungomare, ma il Campidoglio dovrebbe incentivare i settore turistico balenare attraverso progetti di valenza turistica e strumenti normativi. Enormi passi in avanti si stanno facendo in questi termini con la Regione Lazio".

"RICORRIAMO AL TAR" - Assobalneari Roma sta predisponendo il ricorso al TAR. I consulenti legali dell’Associazione, dopo l’incontro con i vertici riunitisi ieri sera e durato fino a tarda notte, stanno lavorando ad una diffida per danni rivolta all’Amministrazione e per la quale verrà interpellata la Prefettura. "Bisognerà infatti gestire nei corridoi del degrado diverse questioni: il salvamento nelle ore in cui l’assistenza che garantisce la concessione balneare viene a mancare. La micro criminalità, la fama del litorale romano è segnata purtroppo da episodi che esulano la sicurezza. Assobalneari Roma è certa che l’Amministrazione metterà in campo le risorse necessarie al fine di organizzare al meglio la gestione dei pubblici arenili, come ha già dimostrato di fare per le spiagge libere comunali". spiega Papagni.

MARINO: "LA SPIAGGIA E' DI TUTTI" - La risposta del sindaco Marino non tarda ad arrivare: "Abbiamo saputo che alcuni concessionari delle spiagge vogliono ricorrere al Tar. Lo facciano. Non lavoriamo sulla base di ideologie ma di principi. Per noi il principio è che il litorale appartiene alle romane e ai romani. Lo avevamo promesso in campagna elettorale. - aggiunge - Ieri ne abbiamo aperti due e ora continueremo perchè la spiaggia è di tutti".

"NON CAMBIA NULLA" - Papagni però non ci sta e chiude rispondendo al sindaco Marino: “La spiaggia era di tutti anche prima, resta l’accesso libero per il transito e la balneazione ai 5 metri di arenile, con questa azione non cambia nulla nella fruizione balneare, i cittadini dovrebbero comprendere che la protesta non va direzionata contro gli operatori balneari, ma contro l’Amministrazione che non permette le trasformazioni che tutti vorrebbero, bloccando il Litorale romano in una spirale senza futuro. Non è il Municipio X ma il Campidoglio che deve dare luce e direzione per progettare il progresso della città, come sta avvenendo in altri quadranti strategici della Capitale, evidentemente più fortunati".

'TELEFONO BLU' PER DENUNCIARE - Nel frattempo il consigliere comunale Pd Athos De Luca attacca Papagni e i balneari: "Il ricorso al Tar minacciato dal presidente degli stabilimenti di Ostia non solo sarebbe ridicolo e privo di qualsiasi fondamento giuridico, ma mostra una reazione irresponsabile, da parte del rappresentante di una categoria privilegiata, che si sente 'padrona' del litorale romano. Sarebbe bene che il presidente dei balneari di Ostia, si dimettesse per il bene della categoria. Abbiamo istituito un 'Telefono Blu' (n° 06 6710 5918), a disposizione dei cittadini, per denunciare comportamenti, da parte dei titolari degli stabilimenti, che negassero o peggio pretendessero il pagamento di un ticket, per accedere alle spiagge attraverso gli stessi stabilimenti. Diritto ribadito nella Ordinanza della Capitaneria di Porto e del Sindaco di Roma Capitale", conclude. 

I VERDI: "MARE INACCESSIBILE" - C'è però ancora un'altra opinione, quella dei Verdi. Questa mattina alcuni membri del partito ecologista hanno effettuato un sopralluogo nelle spiagge di Ostia e con un video hanno documentato che nessun lungomuro è stato abbattuto e tantomeno la spiaggia è diventata libera. "Abbiamo constatato l'apertura di due varchi di larghezza di 120 cm che portano attraverso un sentiero stretto, delimitato da reti, alla battigia. Una volta arrivati alla battigia siamo stati cacciati dai sorveglianti dello stabilimento che non ci hanno fatto poggiare i teli per fare il bagno", dichiarano i Verdi di Ostia. 

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