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Ostia, perde 2mila euro alla slot e minaccia impiegata dell'agenzia

Una commessa di un'agenzia di Ostia è stata minacciata da un uomo che, dopo aver perso 2 mila euro giocando alla slot machine, voleva essere restituita la somma persa: CODICI denuncia "il gioco d'azzardo è una vera e propria droga"

Dopo aver perso ben 2mila euro giocando alla slot machine, un uomo ha minacciato la commessa che lavorava in una Agenzia per riavere indietro i soldi che aveva speso nelle numerose giocate. E' successo ad Ostia nei giorni scorsi. Secondo Codici, Centro Diritti per il Cittadino, pare che il fenomeno sia arrivato a cifre veramente preoccupanti per quanto riguarda i giocatori d'azzardo che utilizzano le macchinette slot machine per giocare.

Il gioco d'azzardo è ormai diventato una patologia per moltissime persone che hanno alle loro spalle una vita complicata, caratterizzata da situazioni difficili e drammatiche legate alla criminalità o all'usura, ma che, molto spesso, giocano solo per il bisogno di vivere delle forti emozioni sperimentando il "rischio", cosa non meno pericolosa.

Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del CODICI, commenta :"Frequentemente il giocare d'azzardo si configura come una dipendenza, simile a quella che si innesca dopo il consumo abituale di stupefacenti o alcol una vera e propria patologia, quindi, che colpisce sia uomini che donne di qualsiasi età e ceto sociale".

Ma i dati si fanno veramente preoccupanti quando sono i giovani e i giovanissimi, i protagonisti direttamente coinvolti. Secondo una indagine svolta da CODICI, in seguito a giornate incentrate sulla tutela del consumatore, è risultato che si comincia a giocare già dall'età di 13 anni. I ragazzi spendono I loro soldi soprattutto al "Gratta e Vinci" e al "Video Poker" , che vengono percepiti, da oltre il 56 per cento dei giovanissimi intervistati, come dei giochi innocenti, anche se poi il 32 per cento dei rispondenti ha dichiarato di arrivare a spendere anche 25-30 euro a settimana.

Quindi, non è escluso, denuncia il CODICI, il rischio fortissimo per questi ragazzi, di sviluppare problemi con il gioco d'azzardo. Secondo i risultati delle interviste condotte dal Centro per i Diritti, il 15 per cento dei ragazzi intervistati gioca per noia, il 25 per cento per sfidare la sorte, il 30 per avere qualche soldo in più il fine settimana, il 22 per cento per divertimento, la restante percentuale non ha saputo fornire una motivazione, probabilmente perchè il comportamento sbagliato è diventato usuale e meccanico, si azionano le cosiddette "condotte automatiche" per le quali alla fine, si agisce solo d'impulso. Per ovviare a questo dilagante fenomeno, si suggerisce un ruolo maggiormente attivo dell'istituzione scolastica che, attraverso campagne di informazione, sensibilizzazione e prevenzione, possano fermare quei comportamenti sbagliati e considerati a rischio nella fascia di età maggiormente influenzabile, quella che va dai 13 ai 18 anni.

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