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Tar Lazio: "Resta operativa la sezione distaccata del tribunale Ostia"

Lo ha deciso la I sezione del Tar del Lazio che ha accolto temporaneamente le richieste di sospensione del provvedimento di soppressione della sede giudiziaria

Resta operativa la sezione distaccata di Ostia del tribunale capitolino. Lo ha deciso la I sezione del Tar del Lazio che ha accolto temporaneamente le richieste di sospensione del provvedimento di soppressione della sede giudiziaria, sollevando una questione di costituzionalità della normativa contenente la revisione della geografia giudiziaria.

"La decisione del Tar del Lazio di concedere la sospensiva riguardo alla chiusura della sezione distaccata di Ostia del Tribunale di Roma è un'ottima notizia per i numerosi abitanti del litorale, che continueranno a potersi rivolgere agli uffici giudiziari senza doversi recare ogni volta presso quelli romani. Roma Capitale sta intraprendendo tutte le azioni possibili per scongiurare la chiusura di uffici che rivestono un'importanza strategica sul territorio". È quanto dichiara in una nota il sindaco di Roma, Gianni Alemanno 

A rivolgersi al Tar sono stati avvocati (tra cui il candidato sindaco di Roma di M5S, Marcello De Vito ndr) e giudici, rappresentati dall'avvocato Antonino Galletti. Tutti, a contestare i decreti con i quali il Presidente del Tribunale di Roma, il 29 marzo scorso, ha avviato e in parte realizzato la soppressione della sede staccata di Ostia del tribunale capitolino. In sostanza, tanto in materia civile che penale, è stata decisa l'anticipazione al primo maggio e l'accelerazione delle disposizioni previste dalla revisione della geografia giudiziaria. 

Ritenendo "illegittimi" quei provvedimenti, i ricorrenti ne hanno chiesto la sospensione, proponendo anche eccezione di illegittimità costituzionale degli stessi, ritenendoli lesivi di diritti e interessi, giacchè in contrasto "con l' ordinamento giudiziario, oltre che con la legge delega di conversione della cosiddetta Manovra di Ferragosto 2011 e con le disposizioni della Carta Costituzionale anche in tema di eguaglianza e di tutela del diritto di difesa". 

Il Tar, ritenendo "di dubbia costituzionalità – si legge nell'ordinanza – la disposizione di delega, con separata ordinanza collegiale solleverà questione innanzi alla Corte Costituzionale". In più, ad avviso dei giudici amministrativi, i provvedimenti impugnati "per i loro effetti potenzialmente irretrattabili, e per l'aggravio che determinano per l'attività professionale svolta dai ricorrenti, sono produttivi di danno grave e irreparabile". 

Da ciò, "appare pertanto opportuno disporne la temporanea sospensione, sino all'esito del giudizio incidentale di costituzionalità proposto". Ci sarà quindi una nuova udienza camerale davanti al Tar all'esito della questione di costituzionalità.

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