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Venerdì, 19 Aprile 2024
Ostia

Ostia, il piano di utilizzo delle spiagge incassa il via libera del municipio X

Approvato il Pua, lo strumento che fissa le regole per la fruizione degli arenili. "Ora al lavoro per la sua attuazione"

Regolamentare l’uso del demanio marittimo. A questo serve il PUA, acronimo che sta per Piano di utilizzo dell’arenile. Uno strumento di cui deve dotarsi ogni comune costiero, compresa la Capitale. E’ per questo che il sindaco Gualtieri ha firmato, lo scorso agosto, un’apposita delibera di giunta che fissa le nuove regole. Per diventare operativa, la delibera, deve però passare il vaglio dell’Aula Giulio Cesare e, ancor prima, del municipio X.

Cosa prevede il PUA di Roma Capitale

Dall’ente di prossimità governato da Mario Falconi, il via libera è arrivato. E’ stato ottenuto unendo i voti della maggioranza con quelli del Movimento 5 stelle che, già in passato, aveva espresso apprezzamenti per la versione del PUA licenziato da Gualtieri. Il piano introduce i sub-ambiti di attuazione, che consentono anche alle imprese medio-piccole di partecipare all’assegnazione delle concessioni demaniali che passano dalle attuali 71 a 25; prevede l’abbattimento delle barriere architettoniche e prescrive l’obbligo di liberare il 50% della visuale del mare lungo tutto il litorale.

Il PUA capitolino, al pari di quello degli altri comuni costieri, deve esser compatibile con gli obiettivi già contenuti nel piano regionale:  il Pua del Lazio, già approvato nel 2021, stabilisce infatti la cornice entro la quale vanno disegnate le norme per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente costiero. Ma la versione comunale, pur se approvata, non è immune da critiche arrivate anche tra le fila della maggioranza.

Le novità del PUA firmato da Gualtieri

“Si sta parlando del futuro del nostro litorale, dei prossimi venti e passa anni e in modo illogico, anziché aprire alla discussione con i cittadini, con le associazioni, con i lavoratori  del settore, si continua ad avere come interlocutori unicamente i rappresentanti dei sindacati balneari” ha sottolineato il consigliere democratico Raffaele Biondo, in un lungo intervento in aula.

Il tema degli abusi edilizi

Il democratico, che ad inizio consiliatura si era incatenato per protesta nei confronti della neonata giunta Falconi, ha messo in chiaro che restano da risolvere alcune criticità. Ha contestato che “allo stato attuale non è nota la consistenza degli abusi edilizi sul litorale” ed ha inoltre sottolineato che  “il PUA è uno strumento già debole in partenza, inadatto, se non accompagnato da atti dell’amministrazione in ordine alla rapida verifica e rimozione diretta degli abusi sul demanio marittimo”. Inoltre, il fatto di “prescrivere che saranno i nuovi concessionari a dover rimuovere gli abusi edilizi” ha sottolineato il consigliere PD, “per effetto di leggi nazionali ed europee imporrà un aumento della durata delle singole concessioni”. 

In sostanza “il PUA si vota, ma va accompagnato con atti  che epsirmano in maniera diretta la volontaà dell’amministrazione alla questione principale, che è quella urbanistica” ha chiarito, interpellato da Romatoday, il consigliere municipale Biondo che ha infine votato per la delibera.

L'importanza del confronto

“Sono orgoglioso del nostro Municipio che procede spedito verso un obiettivo comune" ha dichiarato  il presidente del municipio X Mario Falconi "Il Pua è uno strumento importante, che merita la giusta attenzione e i giusti tempi di consultazione affinché sia sviluppato nel migliore dei modi. Per questo sono contento del proficuo confronto che si è sollevato su questo tema, sintomo di una democrazia forte e produttiva” ha continuato Falconi “Da oggi ci mettiamo al lavoro per dar vita al confronto con il Dipartimento Urbanistico di Roma Capitale e tutti gli stakeholders interessati, con l'obiettivo di approvare il Pua in tempi certi”.

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